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MONTE DI PROCIDA/ «I depuratori vomitano liquami, c’è pericolo di infezioni per i bagnanti»

MONTE DI PROCIDA/ «I depuratori vomitano liquami, c’è pericolo di infezioni per i bagnanti»
  • Pubblicato19 Agosto 2015
La chiazza marrona a Monte di Procda
La chiazza marrone a Monte di Procda

MONTE DI PROCIDA – Da giorni il depuratore di Cuma sta “vomitando” in mare milioni di litri di acque non trattate: liquami. Il fenomeno è di una tale entità che la diversa colorazione del mare fornisce subito l’idea del disastro che sta avvenendo sulle coste di Monte di Procida, Bacoli e Pozzuoli. Da Acquamorta al litorale domizio il mare appare fortemente inquinato dalle acque non trattate che vengono conferite dal depuratore di Cuma. E’ facile capire che se questo sversamento si protrae ancora i danni si estenderanno anche al versane costiero verso Capo Miseno e potrebbero facilmente arrivare al golfo di Pozzuoli e raggiungere Procida.

Il leader dei Verdi Ecorottamatori Francesco Borrelli
Il leader dei Verdi Ecorottamatori Francesco Borrelli

 I VERDI – «L’acqua marrone a Monte di Procida o a Sorrento – accusano il consigliere regionale di Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza – ha a nostro avviso un unico comune denominatore la mancanza di depuratori o il loro malfunzionamento. Per non parlare dei cittadini che hanno denunciato infezioni cutanee o intestinali dopo essersi fatti il bagno nel mare sporco. Questa è un’altra grave eredità che ci ha lasciato l’ex Presidente Caldoro che anche in questo settore ha brillato a nostro avviso per il dolce far nulla e che dovrà rispondere personalmente in tutte le sedi per l’ennesimo disastro ambientale che deve affrontare la Campania. A Ischia si scarica in mare perchè non è stato realizzato fino ad oggi un solo depuratore e i lavori per la loro realizzazione sono fermi o mai iniziati. C’è bisogno di una operazione verità, di un dossier sui depuratori e sul loro funzionamento visto che risulta da anni tutto fermo in questo settore. Il mare è una delle risorse più importanti per il turismo della Campania. Per questo c’è bisogno di svoltare e verificare anche ogni singolo scarico abusivo».