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MONTE DI PROCIDA/ Finisce l’era Pugliese: 9 consiglieri mandano a casa il sindaco

MONTE DI PROCIDA/ Finisce l’era Pugliese: 9 consiglieri mandano a casa il sindaco
  • Pubblicato3 Ottobre 2023

MONTE DI PROCIDA – Termina la consiliatura bis del sindaco Giuseppe Pugliese. Nove consiglieri comunali hanno rassegnato stamattina le dimissioni, sfiduciando il primo cittadino e decretando l’arrivo di un commissario prefettizio a Monte di Procida. A lasciare lo scranno il gruppo consiliare di Onda Civica; Teresa Coppola e Dina Stella di Bene Comune; Salvatore Capuano e Tina Schiano.

L’ANNUNCIO DI ONDA CIVICA – Con una nota Onda Civica ha spiegato le motivazioni alla base delle dimissioni: «Monte di Procida è abbandonata a se stessa. Il Comune è incapace di garantire ai cittadini i servizi essenziali e di tutelare i beni comuni. Le strade, l’illuminazione, il decoro urbano, la sicurezza delle nostre case e del nostro territorio sono altrettanti temi dolenti sui quali il Sindaco e i suoi consiglieri hanno fallito. È un inarrestabile declino cui stanno condannando il nostro paese. Non hanno nessuna idea per far ripartire Monte di Procida, per creare sviluppo. Hanno invece assistito, impotenti e quasi soddisfatti, alla chiusura di aziende importanti, alla perdita di centinaia di posti di lavoro. Non hanno creato occupazione ma hanno contribuito a farla perdere. Non hanno investito in progetti e opere che potessero risolvere i problemi più importanti del paese ma hanno sperperato fiumi di denaro pubblico per iniziative che hanno il sapore di mance clientelari e di cambiali elettorali. Il Comune, un tempo una delle più importanti aziende di Monte di Procida, continua a perdere pezzi importanti della propria struttura, donne e uomini che ne hanno fatto la storia, e piuttosto che sostituirli spreca tempo e risorse immani per pagare profumatamente collaborazioni esterne che indeboliscono sempre più la struttura amministrativa. Abbiamo provato in ogni modo, in consiglio comunale, con un lavoro costruttivo, a combattere con gli strumenti della democrazia questa deriva, onorando il mandato che ci avete affidato. Non è stato possibile. Non ci è stato consentito di svolgere il nostro ruolo. Negandoci l’accesso al protocollo ci è stato sostanzialmente impedito di “leggere le carte”, di svolgere la nostra funzione di controllo. Come se non bastasse, da ultimo il Sindaco ha irresponsabilmente avvelenato il clima politico, accusandoci apertamente di comportamenti criminali. Criminale è invece chi getta discredito, senza alcun motivo ed alcuna prova, sulle minoranze consiliari che cercano solo di fare il loro dovere. Non ci è rimasto quindi altro da fare, per evitare che Monte di Procida sprechi ancora il proprio tempo e le proprie risorse, che continuare a lavorare, da semplici cittadini, per far sì che il nostro paese possa uscire dal pantano dell’immobilismo e dello spreco clientelare. Rimettendo il nostro mandato di consiglieri comunali, restituiamo la parola ai montesi e chiediamo ai cittadini di tornare protagonisti del loro futuro».