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L’allarme della Caritas «Famiglie più povere e sempre più italiani che chiedono aiuto»

L’allarme della Caritas «Famiglie più povere e sempre più italiani che chiedono aiuto»
  • Pubblicato25 Novembre 2017

POZZUOLI – Il Dossier regionale sulle povertà in Campania è una pubblicazione annuale realizzata sin dal 2004 dalla Delegazione regionale Caritas, per dare una voce ed un volto ai tanti poveri che ogni giorno si rivolgono ai Centri di Ascolto in cerca di aiuto. Lo sforzo compiuto in questi anni dalle Caritas diocesane della Campania ha permesso di evidenziare gli aspetti fondamentali del fenomeno della povertà in Campania, ma soprattutto ha mostrato come questo sia cambiato e sia evoluto nel tempo. L’edizione 2017 è stata presentata sabato scorso, 18 novembre, alla vigilia della prima Giornata mondiale dei poveri indetta da Papa Francesco, a Pozzuoli nella Diocesi di Mons. Gennaro Pascarella – delegato CEC per la Famiglia, proprio perché il Dossier di quest’anno presenta un Focus su “Povertà e Famiglia”. «Si evince dal Dossier – ha sottolineato il vescovo di Pozzuoli Gennaro Pascarella – che il problema principale è la mancanza di lavoro. Il lavoro rende possibile lo sviluppo della società ma anche il sostentamento della famiglia e la sua stabilità. Tante famiglie si sfasciano proprio per la mancanza o la perdita di lavoro. La mancanza di lavoro, tra l’altro, è anche terreno di cultura delle associazioni malavitose».

IL CARDINALE – «Il dramma dei drammi è sempre quello del lavoro -ha detto il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli e presidente della Conferenza Episcopale Campana- Il lavoro è la causa delle cause di povertà. È la malattia e delle malattie perché un disoccupato non è solo una persona che non sa che deve fare con la sua vita, ma anche è una persona che non può crearsi una famiglia, che viene messo da parte nella società, che è soggetta alle sollecitazioni delle organizzazioni criminali. Il nostro Dossier non deve essere considerato solo una diagnosi di un corpo malato, ma deve essere invece un’occasione per riflettere e migliorare quello che già facciamo». L’analisi dei dati sull’immigrazione in Campania, la complessità del fenomeno visto su scala europea e mondiale e il suo rapportarsi con la Chiesa sono stati gli argomenti di cui ha parlato Giancamillo Trani, curatore della parte Campana del Dossier Immigrazione Caritas/Migrantes. Il suo intervento ha voluto mettere a fuoco la reale situazione migratoria in Campania (regolari e irregolari), il business che arricchisce i privati senza nessun programma di inclusione, il tema dello ius soli in discussione in Parlamento. Commoventi sono state le 4 testimonianze: un padre separato che ha vissuto in auto; una donna immigrata malata di AIDS; un giovane in cerca di lavoro impegnato nel Progetto Policoro; una famiglia sfrattata che vive da anni in una baracca.