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I benefici di una passeggiata veloce contro l’infarto

I benefici di una passeggiata veloce contro l’infarto
  • Pubblicato26 Novembre 2012
Il dottor Rosario Porzio

SALUTE –  Camminare a passo spedito (la famosa “camminata veloce”) è una vera terapia sia per prevenire l’infarto (una regolare attività fisica migliora le caratteristiche ematiche di colesterolo e trigliceridi, allontana i rischi della pericolosa sindrome metabolica e via dicendo come leggeremo a breve) che per il rischio di un secondo infarto. Trenta minuti 5 volte alla settimana, l’optimum di attività fisica moderata. Lo evidenziano anche i dati dello studio italiano ICAROS (the Italian survey on Cardiac Rehabilitation and Secondary prevention after cardiac revascularization), condotto su oltre 1440 pazienti: fare attività fisica riduce del 25% la probabilità di un secondo evento cardiaco.

UTILITA’ DELL’ ESERCIZIO FISICO –  Marino Scherillo, presidente ANMCO, sottolinea che “un impegno di 30 minuti per 4-5 volte alla settimana con un’intensità assimilabile a quella di chi è in ritardo per un appuntamento, un passo accelerato fino alla percezione della fatica. L’esercizio fisico migliora la capacità aerobica, ha effetti positivi sulla capacità lavorativa e riduce il rischio di nuovi infarti perché diminuisce la frequenza cardiaca aumentando allo stesso tempo la forza del cuore; inoltre, riduce i grassi nel sangue, ha effetti antipertensivi ed è un ottimo antidepressivo. Non ci sono limiti di età per cominciare a muoversi di più, basta individuare i modi e i tempi giusti per ciascun paziente e seguire qualche precauzione nei soggetti più fragili. Inoltre, durante il percorso riabilitativo si aiuta anche il paziente ad astenersi dal fumo, a seguire un’alimentazione sana e ad assumere le terapie raccomandate. E in chi si attiene a tutte le componenti della riabilitazione i benefici quadruplicano”.

DOTTOR ROSARIO PORZIO