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«Gli Dei» portano bene: dall’hotel di Pozzuoli è partita la conquista del terzo scudetto del Napoli – LE FOTO

«Gli Dei» portano bene: dall’hotel di Pozzuoli è partita la conquista del terzo scudetto del Napoli – LE FOTO
  • Pubblicato5 Giugno 2023

POZZUOLI – Senza essere blasfemi o irrispettosi verso ogni tipo di credo o religione, oggi possiamo tranquillamente dire che «Gli Dei» portano bene. O meglio, hanno portato bene. Sarà stata anche la vicinanza al Santuario di San Gennaro, ma dopo 33 anni il Napoli ha conquistato il suo terzo scudetto partendo dall’hotel con vista mozzafiato sul golfo di Pozzuoli. «Gli Dei», che per nove mesi è stata la casa degli azzurri, coccolati e protetti dalla privacy di un luogo «diverso dagli altri» come qualche componente dello staff ha tenuto a sottolineare e di cui mister Spalletti si è innamorato «a prima vista» per peculiarità, bellezza e riservatezza. Lontani dal caos metropolitano, su uno dei punti più alti dei Campi Flegrei a pochi passi dal Vulcano della Solfatara Osimhen, Kvara &C. hanno goduto di quella fondamentale serenità vivendo qui la vigilia e l’immediato pre-gara di ogni gara casalinga giocata al Diego Maradona.

IL SALUTO –  Dopo il lungo viaggio che ha portato alla conquista del tricolore, l’intero staff de «Gli Dei» ieri pomeriggio ha salutato i campioni d’Italia con un inchino che ha preceduto il passaggio degli azzurri tra due ali di folla, quasi tutti ragazzini che hanno avuto la gioia di vedere da vicino i propri beniamini. Così come è stato concesso, durante l’anno, ai tifosi che hanno potuto scattare una foto insieme ai calciatori e al mister. «E’ stata un’esperienza veramente entusiasmante sotto ogni punta di vista -racconta Gennaro Martusciello, patron dell’hotel “Gli Dei” insieme alla sorella Imma-  a tratti complicata sotto l’aspetto della gestione emotiva, ma essere associati come struttura ospitante in un anno calcistico così importante e straordinario ripaga di tutte le difficoltà operative. Probabilmente questo scudetto ha un sapore ancora più marcante rispetto agli altri due perché dei tre scudetti della storia del Napoli è stato senza dubbio il meno atteso. Trentatré anni fa c’era il grande Diego, quest’anno la squadra sulla carta era la meno forte degli ultimi anni con una platea di giovani talentuosi ma poco conosciuti al grande pubblico. Invece con l’ottima regia tecnica di mister Spalletti i giovani talenti si sono trasformati in leoni e ci hanno regalato una stagione emozionale straordinaria. Nel nostro piccolo abbiamo donato alla squadra un clima di serenità e privacy abbastanza atipico in questi contesti. Un complimento particolare da parte di tutta la mia famiglia -conclude Martusciello-, lo voglio riservare al nostro personale che ha gestito con la consueta professionalità una platea così amata e foriera di straripanti entusiasmi».