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Curiosità

Giovanni Russo, il carabiniere finito in coma dopo un blitz: rimosse la statua del boss ES17 – L’INTERVISTA

Giovanni Russo, il carabiniere finito in coma dopo un blitz: rimosse la statua del boss ES17 – L’INTERVISTA
  • Pubblicato19 Ottobre 2025

NAPOLI – Vi proponiamo l’intervista realizzata da Giuseppe Crimaldi per il quotidiano “Il Mattino” a Giovanni Russo, il carabiniere che rimosse la statua di Emanuele Sibillo, il boss della “paranza dei bambini” ribattezzato come ES17. Era il 6 dicembre dell’anno scorso e su San Giovanni a Teduccio tirava un vento freddo e tagliente. Per la squadra di carabinieri in perlustrazione all’interno di uno dei rioni nelle mani della camorra quella doveva essere una missione come tante. Alla ricerca di armi. Invece da quella mattina la vita di Giovanni Russo,- vicebrigadiere dell’Arma in servizio al Nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli – sarebbe cambiata per sempre. Nel più drammatico dei modi. Il 53enne che grazie a uno scatto fotografico, indossando la pettorina dei carabinieri diventò l’icona della lotta ai clan dopo aver rimosso il busto di Emanuele Sibillo da un “altarino” nel cuore del centro storico, scivolò precipitando nel vuoto da un lucernario per una quindicina di metri. Da quel giorno è inchiodato su una sedia a rotelle: Il Mattino online lo ha incontrato nei giorni scorsi, e questa è la sua storia.

L’INTERVISTA (di Giuseppe Crimaldi riprese e montaggio Neaphoto – Alessandro Garofalo e Renato Esposito)