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Follia in un supermercato a Pozzuoli: insulta e minaccia dirigente di Polizia per una merendina schiacciata

Follia in un supermercato a Pozzuoli: insulta e minaccia dirigente di Polizia per una merendina schiacciata
  • Pubblicato5 Ottobre 2025

POZZUOLI – E’ andata male a una 50enne che ha insultato e minacciato un cliente del supermercato “Flor do Cafè” di Pozzuoli per una merendina Kinder fetta al latte schiacciata accidentalmente alla cassa. L’uomo aggredito però non era un cliente qualsiasi bensì il dirigente del commissariato di Polizia di Pozzuoli, il vicequestore Raffaele Esposito. Una storia surreale a tratti grottesca per i motivi che hanno scatenato l’ira della donna. “Non l’hai vista la mia spesa? Tu non sai io chi sono, adesso chiamo i miei figli” sono solo alcune delle minacce rivolte al poliziotto, che era in fila alla cassa dietro di lei, colpevole di aver appoggiato i propri prodotti sul nastro e che man mano la cassiera stava scansionando. Incredulo, quest’ultimo, ha cercato di capire cosa stesse succedendo, convinto in un primo momento che quelle frasi non fossero rivolte a lui, tentando comunque di placare gli animi. Nulla. Nessuna parola è servita a placare la furia della 50enne che, da quanto risulta, non sarebbe nuova ad episodi di questo genere.

LE MINACCE – Anche in passato, secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, avrebbe più volte spaventato i clienti del supermercato di via Roma, nei pressi del centro storico di Pozzuoli, forte della sua arroganza e della sua appartenenza a un affiliato al clan camorristico dei fratelli Ferro, costola dei Longobardi-Beneduce, attualmente detenuto in carcere dove sta scontando una pena a 12 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso. Nonostante i tentativi di riportarla alla calma, la donna ha continuato ad inveire contro il cliente con pesanti insulti e minacce. “Vieni fuori, ti faccio vedere chi sono io così impari la lezione” ripetendo più volte la volontà di chiedere man forte ai figli e ribadendo la propria appartenenza ad ambienti camorristici. Non solo, Avrebbe anche manifestato esplicitamente quella che, di lì a poco, sarebbe stata la sua volontà: aggredire il presunto colpevole del danneggiamento di una merendina appena acquistata. Intenzioni che però si sono fermate una volta scoperta l’identità del suo interlocutore.

LA DENUNCIA – Quell’uomo distinto e cortese che stava minacciando e insultando davanti a tutti i clienti del supermercato era il vicequestore Raffaele Esposito. Incredula la donna ha cercato di rimediare quando Esposito si è qualificato. In un attimo la sua ira si è placata lasciando spazio ad imprecazioni e inutili tentativi di dare un senso a ciò che era accaduto poco prima. Motivazioni che non hanno retto, come le frasi di circostanza e le scuse rivolte appena resasi conto che aveva insultato e minacciato un dirigente della polizia di Stato. Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato che hanno condotto C.A., puteolana, presso gli uffici dove è stata denunciata a piede libero per minacce aggravate dal metodo mafioso.