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Dopo due anni incastrati due rapinatori grazie al Dna

Dopo due anni incastrati due rapinatori grazie al Dna
  • Pubblicato14 Novembre 2014
IOSSA LUIGI
Luigi Iossa, uno dei rapinatori in manette

NAPOLI – Avevano commesso una rapina nel 2012, entrando in un appartamento e immobilizzando le due donne anziane proprietarie e la servitù. Si scagliarono con tale ferocia contro le due vittime causando loro delle lesioni permanenti gravissime. Il loro obiettivo era di estrarre, invano, dalla parete una grossa cassaforte.

ARRESTATI – Dopo due anni da quell’aprile i due malviventi sono stati rintracciati dai carabinieri della compagnia Napoli Vomero che hanno eseguito stamattina una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’autorità giudiziaria di Napoli nei confronti di Luigi Iossa, 24 anni, e Vittorio Stasino, 26 anni, entrambi napoletani, ritenuti responsabili di tentata rapina aggravata e lesioni.

TRACCE DI DNA – Le indagini, coordinate dalla procura della repubblica partenopea, avrebbero permesso di ricostruire che i due uomini sono gli stessi che rapinarono le due anziane signore, a incastrarli alcune tracce repertate dai militari avrebbero permesso l’identificazione dei responsabili attraverso il Dna, e il conseguente riconoscimento da parte delle vittime.