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Covid, sos dei sindacati all’Asl: «Troppi contagi, è necessario riaprire il Casello Tamponi a Pozzuoli»

Covid, sos dei sindacati all’Asl: «Troppi contagi, è necessario riaprire il Casello Tamponi a Pozzuoli»
  • Pubblicato17 Luglio 2022

POZZUOLI – Con una lettera inviata ai direttori generale, amministrativo e sanitario dell’Asl Napoli 2 Nord e ai sindaci dell’area flegrea la Cisl-FP, alla luce dell’incremento dei contagi da Covid, ha chiesto la riapertura del “casello tamponi” all’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli. «Allarmata dalla crescita esponenziale dei contagi, -scrivono i rappresentanti della Cisl-FP- soprattutto per quanto concerne le aree di competenza dell’Asl Na 2 nord, che da sempre si dimostrano tra le zone più reattive alle sollecitazioni delle varie ondate, ritiene opportuno, anche in base a quanto disposto dalla 165\01 e dalla 81\08 in materia di “sicurezza aziendale nella pubblica amministrazione” ed in materia di “Prevenzione del rischio”, di individuare strategie per evitare di ritrovarci nuovamente in uno stato di congestione cronica, con eccessivo sovraffollamento.»

LA RICHIESTA – «Considerato quanto esposto -si legge nella nota- ci sembra doveroso proporre la riapertura del “Casello Tamponi” nelle aree adiacenti al P.O. Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, il quale, servendo una fascia di popolazione molto ampia, può assicurare ogni forma di tutela e prevenzione soprattutto ritrovandoci nella stagione estiva che vede un incremento cospicuo di turisti nelle aree puteolane e limitrofe. Inoltre, per poter permettere il recupero psico-fisico dei lavoratori, chiediamo l’assoluto rispetto del D.R. 593\2020 per il reclutamento e la scelta del personale da assegnare al casello tamponi “Pozzuoli” evitando il coinvolgimento dei professionisti impegnati nei reparti, i quali si ritrovano in una situazione di grande sofferenza visto l’aumento considerevole di contagi da Sars-cov2. Pertanto, si richiede un incontro urgente per poter affrontare le problematiche esposte in concertazione con i Comuni dell’Area Flegrea che sicuramente devono tener conto dei possibili rischi che possono ripercuotersi sulle zone di loro competenza.»