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Curiosità

Continue interruzioni di corrente: ecco cosa possono fare i cittadini

Continue interruzioni di corrente: ecco cosa possono fare i cittadini
  • Pubblicato5 Luglio 2025

AREA FLEGREA – Negli ultimi tempi, molte famiglie e attività commerciali stanno segnalando continue interruzioni di corrente elettrica, spesso senza preavviso e in fasce orarie critiche. Questi disservizi non solo arrecano disagi, ma possono anche causare danni economici e materiali. Ma cosa può fare un cittadino? Quali sono i diritti tutelati dalla normativa? E quali indennizzi o risarcimenti sono previsti?

COSA FARE IN CASO DI BLACKOUT FREQUENTI

1. Segnalare il guasto: In caso di interruzione improvvisa della corrente, è importante segnalarlo tempestivamente al numero guasti del proprio distributore di zona (ad esempio E-Distribuzione, Areti, ecc.), indicato in bolletta.

2. Annotare data, ora e durata: Tenere traccia degli orari in cui avviene l’interruzione è fondamentale per eventuali richieste di rimborso.

3. Conservare eventuali prove di danni: Se apparecchi elettronici si guastano a causa dei black-out (frigo, modem, elettrodomestici), è utile conservare documentazione tecnica, foto e, se possibile, una perizia.

4. Verificare la frequenza delle interruzioni: Secondo ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), il numero e la durata delle interruzioni ammissibili sono stabiliti in base al tipo di area (urbana, extraurbana, rurale). Se vengono superati certi limiti, scatta l’indennizzo automatico.

INDENNIZZI AUTOMATICI: QUANDO SPETTANO

ARERA prevede che i cittadini e le imprese abbiano diritto a indennizzi automatici in bolletta qualora si verifichino interruzioni non programmate della corrente che superano una certa durata annua:

Urbano: massimo 8 interruzioni l’anno

Extraurbano: massimo 12 interruzioni

Rurale: massimo 18 interruzioni

Superati questi limiti, si ha diritto a:

30€ di indennizzo base

Fino a 300€ o più per disservizi gravi e continuativi

L’indennizzo arriva automaticamente in bolletta, senza necessità di richiesta, entro 6 mesi dalla violazione del servizio minimo.

RISARCIMENTI PER DANNI

Diverso è il caso dei risarcimenti per danni materiali (es. alimenti deteriorati, dispositivi rotti, interruzione dell’attività lavorativa):

È necessario inviare un reclamo formale al distributore o al venditore, indicando in modo preciso il danno subito, allegando prove (foto, ricevute, perizie, scontrini).

Se non si riceve risposta o questa è negativa, è possibile attivare la conciliazione gratuita presso il Servizio Conciliazione dell’ARERA o rivolgersi al Giudice di Pace.

COME PREVENIRE I DISSERVIZI

Verificare periodicamente lo stato dell’impianto elettrico domestico.

Installare salvavita differenziali e stabilizzatori di tensione.

Per le attività produttive: valutare l’utilizzo di gruppi di continuità.

I cittadini non sono soli di fronte ai disservizi: la normativa tutela il diritto a una fornitura elettrica continua ed efficiente. Segnalare, documentare e attivare i canali ufficiali di reclamo è fondamentale per ottenere giustizia, sia sotto forma di indennizzo automatico, sia per ottenere il giusto risarcimento per eventuali danni subiti.

Se le interruzioni continuano senza risposta concreta, è consigliabile rivolgersi a un legale o a un’associazione dei consumatori per valutare un’azione collettiva o individuale.

a cura dell’Avvocato Lelio Mancino