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CINEMA/ Noi e La Giulia – LA RECENSIONE

CINEMA/ Noi e La Giulia – LA RECENSIONE
  • Pubblicato16 Marzo 2015
La locandina
La locandina

a cura di Nadia Gragnano

Scheda Tecninca.

Data d’uscita: 19/02/2015.
Genere: Commedia.
Durata: 115 min.
Regia: Edoardo Leo.
Sceneggiatura: Marco Bonini, Edoardo Leo.
Interpreti: Luca Argentero, Edoardo Leo, Claudio Amendola, Anna Foglietta, Stefano Fresi, Carlo Buccirosso.
Produzione: Warner Bros. Entertainment Italia e Italian International Film.
Distribuzione: Warner Bros. Entertainment Italia.
Paese: Italia.

Valutazione complessiva.

Consigliato: si! (3stelle e mezzo su 5).

Trama.

Diego, Fausto e Claudio sono tre uomini estranei l’uno all’altro ed estremamente diversi che si ritrovano costretti da varie esigenze personali a dover intrecciare le proprie vite per poter dare una sterzata netta alla propria esistenza fatta di disagi economici, squarci familiari e lavori soffocanti e scomodi: Diego è intrappolato in una concessionaria d’auto come promotore quando il padre poco prima di morire gli strappa la promessa di essere un po’ più audace e “fare almeno una cosa bella nella vita”, Fausto vende orologi di scarsa qualità in un programma televisivo ed è sommerso di debiti senza uno straccio di amico, mentre Claudio si trova alla deriva di un matrimonio lungo appena 5 anni ed ha appena fatto colare a picco il rinomato ristorante a conduzione familiare che portavano avanti sin dal 1910. I tre si incontrano quando, mettendo gli occhi su un vecchio casolare da ristrutturare, si recano sul posto con l’agente immobiliare per valutare l’ipotesi di acquistare; nessuno dei tre si può permettere di spendere da solo 190mila euro più i costi di ristrutturazione, così spinti dalle diverse necessità personali decidono, se pur scettici e privi di reciproca fiducia, di unire le forze per acquistare l’immobile e farlo diventare un agriturismo.
Da questo momento in poi fra un restauro ed un altro, cominceranno i problemi legati ad un fitto passeggio di camorra (rigorosamente napoletana), e di volta in volta assisteremo alla tragicomica risoluzione di questi da parte dei tre ragazzi, che saranno spinti all’esasperazione dalle azioni di Sergio, un 50enne dalle salde convinzioni comuniste, che si unirà al gruppo e farà di tutto per non cedere alla camorra.

Recensione.

Dopo i più recenti successi “La mossa del pinguino” e “Smetto quando voglio”, ritroviamo Edoardo Leo che stavolta non solo farà da interprete a questa commedia tragicomica insieme ai già più navigati Claudio Amendola e Carlo Buccirosso, ma sarà anche regista di un film che è chiaramente ispirato al romanzo “Giulia 1300 e altri miracoli” di Fabio Bartolomei, di cui richiama anche il titolo. Un bellissimo cast anche se non particolarmente omogeneo, dovuto forse proprio ai diversi tipi di esperienze dei vari attori che anche se a tratti risultano troppo dissonanti tra loro, nel complesso portano avanti la commedia in maniera estremamente scorrevole, divertente e godereccia. Troppo rimarcato invece lo stereotipo che vuole la camorra appartenente SOLO al sud, lasciando sottintendere (senza però mai dirlo a chiare lettere) che l’imprenditoria si fermi al centro nord, trasformandosi in truffa e strozzinaggio al centro Italia per poi diventare camorra vera e propria al sud.
Assolutamente convincente Claudio Amendola (va detto) nei panni di un veterano Comunista fossilizzato al 68, pronto a difendere i propri ideali armato con tanto di falce e martello; a stemperare una tensione praticamente da guerra c’è Vito, interpretato da un’altrettanto bravo Carlo Buccirosso e il giovane Luca Argentero, che ha avuto interpretazioni migliori.

Perché è da vedere.

Rappresenta chiaramente quello che è oggi il vincolo della camorra, l’esasperazione comune dovuta alla crisi lavorativa che ci spinge a dare fondo a tutte le nostre forze per sopravvivere, ed i protagonisti combattono contro “il nemico comune” come forse ognuno di noi, a parti condizioni, sognerebbe di poter fare senza doverne poi pagare le ingiuste conseguenze.

Perché NON è da vedere.

Per chi è abituato ad una certa omogeneità di interpretazione, i dialoghi potrebbero non risultare espressi al meglio, ma resta ugualmente un cast da assaporare.

IL TRAILER