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Choc a Pozzuoli, uomo vive in strada tra i rifiuti – LE FOTO

Choc a Pozzuoli, uomo vive in strada tra i rifiuti – LE FOTO
  • Pubblicato16 Marzo 2023

POZZUOLI – Immagini sconcertanti quelle che arrivano da Pozzuoli. In via Celle c’è un uomo che vive in strada tra i rifiuti. Si tratta di un giovane immigrato, dimenticato e vittima dell’indifferenza. Un ‘copione’ non nuovo sul nostro territorio, e non solo. «Da circa tre mesi un uomo di colore vive sotto un balcone di un palazzo di via Celle, in una situazione a dir poco da terzo mondo. Abbiamo chiamato i vigili urbani tempo fa ma nulla di fatto perché a loro dire siccome la persona in questione si rifiuta di muoversi dal luogo, non possono costringerlo. Stessa cosa detta dai sanitari del 118, le persone della zona gli portano da mangiare e fanno umanamente bene – racconta il signor Vincenzo che rivolge un appello agli enti preposti perché si intervenga quanto prima – Portare un accendino e sigarette, però, a una persona anche instabile mentalmente mi sembra assurdo, infatti 15 giorni fa di notte diede alle fiamme tutto quel poco che aveva. Evidentemente accese una sigaretta causando l’incendio. Il luogo dove vive non è su una strada molto visibile. Forse è questo il motivo per cui non si prendono dei provvedimenti per dare alla persona in questione una sistemazione più umana?».

I NUMERI – Secondo l’ultima stima dell’Istat del 2021, sono oltre 96mila i senza dimora in Italia. Nel 2022 le persone senza fissa dimora decedute nel nostro Paese sono state 393, più di una persona al giorno, con un incremento del 55% rispetto al 2021 e dell’83% rispetto al 2020. E’ il bilancio più pesante degli ultimi tre anni. Numeri impietosi, presentati dalla Fiopsd, la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora. I senzatetto non muoiono soltanto d’inverno, anzi. Le morti avvenute in estate sono state 109, mentre sono state 101 in autunno, 86 in inverno e 97 in primavera. Le città con il maggior numero di decessi sono Roma (32) e Milano (21), ma dati allarmanti provengono anche da Napoli, Firenze, Genova e Bologna. Ogni numero è una storia, ogni cifra una vita. In ogni città italiana, ci sono numerose unità di strada che assistono queste persone, salvandole con pasti caldi, coperte e vestiti, oppure strappandole dalla marginalità. Spesso però queste persone rifiutano l’accoglienza. I motivi sono svariati. C’è chi non vuole sottostare alle regole delle strutture, c’è chi non si sente abbastanza libero.