Close
In Evidenza Notizie flash

CAMPI FLEGREI/ Spike tra i 950 cani massacrati in un anno

CAMPI FLEGREI/ Spike tra i 950 cani massacrati in un anno
  • Pubblicato11 Febbraio 2015
Spike, il cane massacrato e bruciato vivo
Spike, il cane massacrato e bruciato vivo

POZZUOLI – Bruciati vivi per diletto, per divertimento, ma anche cosparsi di benzina, incendiati e poi lanciati nei boschi per appiccare gli incendi. E’ quanto denuncia l’Aidaa, associazione in difesa degli animali e dell’ambiente. «La cronaca ne parla poco, ma dalla raccolta degli articoli di giornale e dalle segnalazioni arrivate a noi – si legge in una nota – ed ai servizi veteriari delle Asl di tutta Italia lo scorso anno sono stati almeno 1.700 (950 cani) e (750 gatti), gli animali seviziati, e poi bruciati vivi».

SOLLEVAZIONI POPOLARI – In alcuni casi ci sono state delle vere e proprie sollevazioni popolari contro i cani uccisi e bruciati vivi, come in Sicilia o a Pozzuoli nel caso di Spike, il cane torturato e poi ucciso per futili motivi a Rione Toiano, ma nella maggior parte delle situazioni la questione non viene raccolta se non dalla stampa locale come avvenuto in Puglia, nel Frusinate e in Basilicata e Calabria.

GATTI IMPREGNATI DI BENZINA – Diversa invece la questione dei cani e gatti impregnati di benzina e poi usati per appiccare gli incendi boschivi: si tratta di una orribile tecnica utilizzata sia nel Lazio che in Puglia, Abruzzo e Calabria di cui le cronache si sono spesso occupate anche negli anni scorsi. Secondo l’associazione animalista il fenomeno è in calo ma bisogna comunque tenere i riflettori accesi perché chi tortura gli animali è un delinquente, spesso ci sono anche dei minorenni.