Bove precisa: «Non sono un anarchico, mi sento parte integrante di Italia Viva»
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – «Gentile redazione di Cronaca flegrea, sento la necessità di fare alcune precisazioni all’articolo che avete voluto dedicare alla mia candidatura alle regionali. Scrivete che starei scendendo a patto con tutti: mi piacerebbe sapere che significato date voi alla parola tutti. Mi sembra una espressione sopra le righe e generica, che non rende onore alla precisione che dovrebbe animare l’attività giornalistica. Poi parlate di un accordo “dell’ultima ora” con Michela Rostan e con Aldo Patriciello. Quello con la deputata Rostan non è un accordo elettorale delle ultime ore ma una sintonia ideale a cui devo la decisione stessa di tornare in politica, dopo averla lasciata alcuni anni fa, e di candidarmi. Con Patriciello, invece, non c’è alcun accordo elettorale: solo un’amicizia che dura da molti anni per ragioni professionali. Infine, mi indicate come “anarchico” di Italia Viva. Siete disinformati: sono iscritto a Italia Viva da mesi, ho partecipato alla costituzione del partito sui territori prima ancora di candidarmi, e mi sento parte integrante dello stesso, anche in ragione del mio rapporto stretto sia con la deputata Rostan – come detto – sia con il dirigente nazionale, Rosato. Ragion per cui, la mia legittimazione come appartenente a Italia Viva è totale, a tutti i livelli, locale e nazionale.»
*Pasquale Bove, candidato al consiglio regionale con Italia Viva