BACOLI/ Fascine e oggetti inutilizzati per il “fuocarazzo” di Sant’ Antonio Abate – LE FOTO


di Antonio Imparato
BACOLI – La comunità Parrocchiale di Sant’Anna, Gesù e Maria di Bacoli ha celebrato la festa in onore di Sant’Antonio Abate, il santo protettore degli animali domestici, con un grande “fuocarazzo”. Don Carmine Guida, dopo aver brevemente raccontato la storia di “Sant’Antuono”e l’origine di questa festa che passa dall’elemento religioso a quello pagano in pochi attimi, ha benedetto l’enorme ”cippo”, fatto con fascine di legna secca, oggetti vecchi inutilizzati, e subito dopo ha provveduto alla tradizionale accensione. In poco tempo le fiamme sono salite al cielo, ammirate con allegria da grandi e piccini. La serata è proseguita festosa con canti e balli della tradizione flegrea e la comunità ha potuto assaggiare salsicce alla brace e bere dell’ottimo vino rosso.”Nanninella”, una anziana contadina del posto, ha recitato una vecchio proverbio bacolese: “Sant’Antuono, Sant’Antuono caccia ‘o viecchio e dacci ‘o nuovo”; infatti, il fuoco divampato dal falò, simboleggia la rinascita e la fuga del male. Il passaggio tra l’anno vecchio e quello nuovo, nella speranza che sia migliore di quello trascorso.
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