BACOLI/ Da fiore all’occhiello a ricettacolo di rifiuti: il sogno infranto di “Cinque Lenze”
BACOLI – Da fiore all’occhiello per lo sviluppo commerciale del futuro ad un posto di incuria e degrado a pochi metri dal lago Miseno e in un area Sic. Sono i capannoni di Cinque Lenze, un’ex area militare di proprietà del Centro Ittico Campano, società partecipata appartenente al 100% al comune di Bacoli. Da anni l’area è abbandonata e, secondo, il consigliere di minoranza di Forza Italia, Gianluca Schiano, neanche con quest’Amministrazione vede la luce della riqualificazione.
LA DENUNCIA – «Vi ricordate quando, giusto un anno fa, l’amministrazione attuale, comunicata in pompa magna sui social dal primo cittadino e fortemente rilanciata dai mass media, approvava il progetto di recupero del fondo “cinque lenze”, a Miliscola, elaborato da un noto architetto che aveva ottenuto l’incarico in esito alla partecipazione – era l’unico partecipante – ad un avviso pubblico che metteva in palio ben 80.000 euro per tale progettazione? – afferma il consigliere Schiano – A distanza di un anno non è cambiato nulla. Il degrado in cui versano i capannoni dell’ex base della Marina Militare è indicibile. Capannoni che cadono a pezzi, con rifiuti ingombranti e speciali, forse anche pericolosi, al suo interno. Questo è il recupero annunciato quest’amministrazione numerose volte nell’arco della sua vita politica e soprattutto, l’ultima volta, giusto un anno fa?»