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BACOLI/ Cacciate dalla spiaggia di Miseno perché lesbiche: il racconto

BACOLI/ Cacciate dalla spiaggia di Miseno perché lesbiche: il racconto
  • Pubblicato19 Luglio 2021

BACOLI – Francesca e Martina sono due ragazze napoletane, la cui giornata trascorsa al mare si è trasformata in un vero e proprio incubo e in un momento di umiliazione. La loro colpa? È quella di essere lesbiche, almeno secondo il gruppo persone che le ha aggredite, verbalmente ed anche fisicamente. Le due ragazze, che formano una coppia, erano in spiaggia, in località Capo Miseno, lo scorso venerdì 16 luglio, quando all’improvviso vengono avvicinate da una persona che chiede loro di andar via perché la vista di una coppia lesbica avrebbe suscitato dubbi ed interrogativi a sua nipote. Al rifiuto delle due ragazze di allontanarsi scoppia un diverbio che poi degenera in un attacco fisico.

IL RACCONTO – «Si è avvicinato all’improvviso un signore che ci ha chiesto di andare via perché la nostra presenza suscitava dubbi a sua nipote che cominciava a farsi domande. In realtà noi non avevamo dato vita a comportamenti osceni di alcun tipo, c’era stato solo un bacio anche molto casto e la bambina per quello che abbiamo notato noi, neanche ci aveva guardato ed era intenta a giocare. Ma il signore insisteva, voleva che ci allontanassimo e ha cominciato a sbraitare, ma noi ci siamo rifiutate di andarcene. Sembrava essersi arreso quando l’uomo è ritornato, stavolta accompagnato da sua figlia, ed ha cominciato ad attaccare noi e alcuni ragazzi che ci stavano difendendo. L’uomo anziano ha colpito un ragazzo con l’asta di un ombrellone mentre la donna ha preso a schiaffi il mio braccio dopo avermi lanciato diverse accuse, incolpandomi di cose mai fatte. Ad esempio faceva continuamente riferimento alla mia nudità ma io indossavo un bikini, proprio come lei. Ci siamo sentite profondamente umiliate, non abbiamo fatto nulla di male, volevamo soltanto trascorrere una giornata al mare come qualsiasi altra persona», ha raccontato Francesca che si è rivolta al consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli per manifestare lo sdegno per l’accaduto. «Alle due ragazze va tutta la nostra solidarietà. Non solo troviamo inaccettabile ogni tipo di discriminazione ma troviamo inquietante l’uso della violenza. Possibile mai che delle persone si turbino per la presenza di una coppia omosessuale su un lido frequentato anche da bambini e poi proprio davanti agli stessi usino frasari offensivi e addirittura violenza? Questa è la loro civiltà?», sono state le parole di Borrelli e del conduttore radiofonico Gianni Simioli.