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Addio alla ricetta rossa cartacea, dal primo Marzo sarà elettronica

Addio alla ricetta rossa cartacea, dal primo Marzo sarà elettronica
  • Pubblicato27 Febbraio 2016

Ricetta RossaPOZZUOLI – La vecchia ricetta rossa va in pensione, dal 1 marzo sarà a regime nuova ricetta elettronica nazionale. Per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà, tramite computer, ad un sistema informatico e compilerà la ricetta sullo schermo. Le esenzioni saranno aggiunte in automatico attraverso l’associazione al codice fiscale del paziente. Il medico stamperà un promemoria su un piccolo foglio (A5), con il quale andare in farmacia.

Promemoria PazienteCOME FUNZIONA – Il farmacista, collegato allo stesso sistema informatico del medico, recupererà, attraverso i codici a barre stampati sul foglio, la prescrizione direttamente on-line e consegnerà la medicina. Da Martedì prossimo tutto dovrebbe essere pronto nelle farmacie e nei prossimi mesi il procedimento si diffonderà anche per la prescrizioni di esami e visite specialistiche, visto che la ricetta elettronica sarà accettata anche da cliniche, ambulatori e ospedali. In questa prima fase di avvio, fino a fine 2017, sono però ancora esclusi dal nuovo metodo alcuni farmaci come gli stupefacenti, l’ossigeno, le prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, i farmaci con piano terapeutico Aifa.

VANTAGGI – Per ora la ricetta elettronica non è ancora sinonimo di abolizione della carta, ma quando il sistema andrà a pieno regime anche il foglietto sparirà. Tra i vantaggi vi saranno, dunque, il risparmio sulla stampa e distribuzione delle vecchie ricette rosse ed il controllo sulla falsificazione delle ricette stesse o sugli abusi conseguenti il furto dei ricettari. Inoltre, la nuova ricetta avrà valore in tutte le farmacie del territorio nazionale, sia pubbliche che convenzionate. Questo significa che i farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza. Una piccola rivoluzione soprattutto per chi viaggia spesso o lavora lontano da casa, che era spesso costretto, quando si trovava fuori, a pagare il medicinale per intero. Ora, le farmacie potranno applicare il ticket della regione di residenza dell’assistito: starà poi alle stesse Regioni scambiarsi le informazioni sui medicinali prescritti e, quindi, procedere ai relativi rimborsi compensativi.

SVANTAGGI – C’è un rovescio della medaglia, secondo il segretario nazionale della Fimmg (Federazione Italiana Medici di Famiglia , Giacomo Milillo. La nuova procedura, a causa della sua complessità, aumenterebbe il carico di lavoro dei medici con conseguente allungamento dei tempi di attesa per gli assistiti. Per questo Milillo chiede “una semplificazione delle procedure, ancora possibile”.