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Azienda a rischio chiusura, lavoratori sul piede di guerra a Pozzuoli

Azienda a rischio chiusura, lavoratori sul piede di guerra a Pozzuoli
  • Pubblicato26 Settembre 2025

POZZUOLI – Temono una chiusura dell’azienda e la delocalizzazione al nord i lavoratori della Cab- Celli Group di via Campana, che ieri hanno dato vita ad uno sciopero di un’ora per chiedere chiarezza e certezze sul futuro. Durante il confronto con i vertici dell’azienda, un lavoratore è stato colto da malore ed è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli. I lavoratori e le lavoratrici, sostenuti dall’USB Campania, denunciano “l’assenza di un piano industriale futuro”. “Il clima creato dalla direzione Aziendale è inaccettabile ed ha aumentato le preoccupazioni tra le lavoratrici e lavoratori nel sito napoletano dopo la recente fusione per incorporazione tra la Cab e la Celli Group, oggi un lavoratore e nostro delegato ha avuto un malore ed è stato soccorso e portato in ospedale dopo l’ennesimo episodio nato da un confronto verbale ed informale con i responsabili aziendali riguardante la produzione nel sito. – è quanto fa sapere l’Unione Sindacale di Base (USB) che assiste i lavoratori – Dopo alcuni incontri, l’Azienda si è rifiutata di presentare alcun piano industriale futuro o verbale di rassicurazione nei confronti dei lavoratori e del nostro Sindacato, alimentando un clima di inquietudine e preoccupazioni che ci stanno portando a metterci in moto per la difesa del sito di Pozzuoli”. 

LA PROTESTA – “Lo stabilimento non si tocca, – fa sapere il sindacato – come la produzione ed il futuro occupazionale di tutte e tutti i lavoratori della Celli group di Pozzuoli. Avvieremo da subito ogni azione per scongiurare ogni oscuro piano ipotizzato da parte aziendale che potrebbe o vorrebbe “delocalizzare” ogni attività napoletana nei suoi stabilimenti storici situati al nord. Come Usb siamo preoccupati dell’ennesima operazione di delocalizzazione a danno del territorio e di un sito da sempre produttivo e con fatturati rispettosi in un settore che da anni non conosce crisi , avvieremo ogni procedura possibile per far cessare ogni tentativo di chiusura del sito e saremo a difesa del lavoro e del futuro occupazionale di tutte e tutti, la lotta è appena iniziata e nelle prossime ore stabiliremo i nostri piani e le nostre azioni per debellare ogni scellerata scelta aziendale a danno dell’intero sito napoletano”.