POZZUOLI/ Due assessori ai Verdi, uno (forse) a Pastore: la mossa che imbarazza la maggioranza

POZZUOLI – Con l’ingresso di Mariasole La Rana in Giunta il partito di Europa Verde, al netto della spaccatura interna, avrà due assessori. Decisione assunta per “accontentare” il duo Andreozzi-Migliucci che rivendicava una presenza nell’esecutivo che potesse rappresentare la corrente che fa capo a Fiorella Zabatta. Due assessori per tre consiglieri ai Verdi (peraltro uno viene dall’opposizione) mentre “Pozzuoli Libera” di Cossiga, “Pozzuoli al Centro” di Pastore e “Spazio Flegreo” di Morra restano al palo. Il primo sembra essere diventato una cellula del Pd o, meglio ancora, la lista civica del sindaco Gigi Manzoni. Cossiga non batte ciglio davanti all’eventualità di non avere più un assessore che lo rappresenti, forte di promesse future. Diverso è invece il discorso per Gennaro Pastore e il gruppo “Pozzuoli al Centro” che si è visto negare l’assessore uomo: posto il veto su un nome gradito a Vitale Di Dio, Manzoni ha lasciato il gruppo ai margini della maggioranza nonostante i quatto consiglieri (tre provenienti da “Uniti per Pozzuoli” e la De Simone da “Pozzuoli Libera”) abbiano contribuito alla vittoria delle elezioni. Stesso discorso vale per “Spazio Flegreo” che ha due consiglieri ma ha perso l’assessore Festa, ormai uomo di “Azione”. Situazioni che stanno imbarazzando – non poco – le forze di maggioranza eccetto il PD che, da partito leader, guiderà la coalizione anche per il 2027.
LA FRAMMENTAZIONE – Lo scenario frammentato con un solo partito forte (il PD) è stata una mossa condotta dal politburo di Manzoni in perfetto stile-Figliolia che, durante i suoi due mandati, ha sempre messo in campo azioni tese e smantellare le piccole forze per evitare pericolose aggregazioni. Una strategia consolidata che permette al sindaco di governare con un solo gruppo forte e unito, trattando di volta in volta con piccoli gruppi dilaniati.
GLI ASSESSORI – Discorso diverso invece va fatto per gli assessori in carica. Nonostante Filippo Monaco e Vittorio Festa abbiano perso il sostegno dei propri consiglieri, restano in Giunta in virtù di un patto con il sindaco. Monaco gode ancora degli interessi maturati dal supporto dato alla coalizione di Manzoni, mentre Vittorio Festa da consigliere dimissionario “non si tocca”. Stesso discorso vale per Zazzaro, mentre sono ai saluti Bandiera, Attore e Riccobene, anche se per quest’ultima c’è ancora qualche spiraglio.