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Città metropolitana

Arriva l’App per seguire i pazienti di Coronavirus in quarantena domiciliare

Arriva l’App per seguire i pazienti di Coronavirus in quarantena domiciliare
  • Pubblicato27 Marzo 2020

NAPOLI – Facilitare il monitoraggio in remoto dei soggetti in sorveglianza attiva e isolamento fiduciario che hanno contratto l’infezione da Coronavirus. Con questo intento la Medical Line Consulting propone la gestione del paziente in service attraverso la propria centrale operativa basata su una piattaforma di telemedicina cui è integrata l’app Adilife C-19, in uso al paziente. La piattaforma è fornita da Adilife, partner tecnologico della MLC. Gli operatori sanitari della MLC avranno il compito di monitorare i dati che arriveranno direttamente dai pazienti tramite app e svolgeranno attività di recall nei confronti di tutti i soggetti che presenteranno uno scostamento anomalo dei parametri soglia definiti dalla ASL, per valutarne possibili errori di misurazione. Temperatura, frequenza cardiaca, saturazione d’ossigeno, pressione arteriosa saranno tenuti tutti sotto controllo in tempo reale. L’operatore della MLC – assegnato al paziente per patologia o area geografica – farà da filtro per tutte le situazioni ritenute “anomale” e attiverà il warning verso l’operatore sanitario di competenza indicato dalla ASL. Il servizio sarà svolto da infermieri 24h su 24 per sette giorni alla settimana.

Lorenzo Bartoletti

IL COMMENTO – «Grazie alla competenza di centinaia di medici e operatori sanitati liberi professionisti e al nostro servizio di telemedicina – spiega l’amministratore unico di MLC, Lorenzo Bartoletti – la MLC è in grado di seguire direttamente i pazienti in isolamento e in sorveglianza domiciliare». «Si potrebbe pensare – continua Bartoletti – che con il monitoraggio in remoto il rapporto fra la persona e i sanitari cambi o si annulli. Ma non è così. Quasi tutti pazienti monitorati si sentono presi in carico tramite un percorso che li accompagna nelle fasi della malattia. Il rapporto è rafforzato perché la persona sa da chi è seguita ed ha dei riferimenti concreti. Contro il Covid-19 possiamo vincere, lavorando tutti insieme, pubblico e privato, per l’unico bene comune: il paziente».