Close
Primo Piano

Coronavirus, anche a Pozzuoli c’è l’assalto ai supermercati – LE FOTO

Coronavirus, anche a Pozzuoli c’è l’assalto ai supermercati – LE FOTO
  • Pubblicato10 Marzo 2020

POZZUOLI – Supermercati presi d’assalto su tutto il territorio flegreo. Stamattina in tanti si sono precipitati a fare scorte di beni alimentari. Lunghe file all’esterno dei magazzini a Pozzuoli, Quarto, Bacoli e Monte di Procida. I clienti sono in coda e aspettano il proprio turno per entrare e riempire i carrelli. Stesso copione davanti all’Ipercoop di Quarto. A controllare il flusso ci sono i commessi che consentono gli ingressi poco per volta, cercando di far mantenere la giusta distanza di sicurezza. E non sono pochi quelli che a Napoli si sono messi in fila stanotte, acquistando cibo e detergenti nei supermercati notturni. Scene che richiamano alla mente l’assalto ai forni raccontato nei Promessi Sposi.

L’INVITO DI PALAZZO CHIGI – Bisogna “evitare ogni spostamento” ed “è vietata ogni forma di assembramento” anche all’aperto. Con queste due norme l’Italia, dal 10 marzo al 3 aprile 2020, diventa “zona protetta”: lo “stare a casa” è imperativo. Giuseppe Conte ha firmato un nuovo dpcm che estende a tutto il territorio nazionale le forti limitazioni che l’8 marzo erano state introdotte per la Lombardia e 14 province del Nord Italia. A partire da oggi, infatti, le misure della “zona arancione” sono state estese a tutta Italia ma non includono la chiusura dei negozi di alimentari. Da Palazzo Chigi arriva l’invito ad evitare affollamenti. «Non è necessario e soprattutto è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19, affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni. Non c’è alcuna ragione di affrettarsi perché sarà garantito regolarmente l’approvvigionamento alimentare», si legge in una nota del governo. Il decreto del presidente del Consiglio prevede che gli spostamenti debbano essere fatti solo per motivi di salute, lavoro o per necessità. E l’acquisto di generi alimentari rientra nelle necessità.