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“Non una di meno”: a Bacoli la due giorni contro la violenza sulle donne

“Non una di meno”: a Bacoli la due giorni contro la violenza sulle donne
  • Pubblicato23 Novembre 2019

BACOLI – Il 25 novembre è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (questo il suo nome completo). L’Assemblea Generale dell’ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981. In questo stesso giorno del 1960, furono brutalmente assassinate le tre sorelle Mirabal attiviste politiche da sempre impegnate a contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che per oltre trent’anni dominò come un padrone assoluto la scena politica e le finanze della Repubblica Dominicana, dando vita ad una tra le dittature latine più sanguinose dell’età contemporanea. Il 25 novembre 1960, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. In Italia quasi una donna su tre è stata vittima di violenze, ma negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty International celebrano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali.

L’INIZIATIVA – Il Comune di Bacoli, da sempre sensibile e vicino a tematiche sociali ha rinnovato, attraverso due giornate: 24-25 novembre, il proprio impegno istituzionale contro la violenza sulle donne. “Ciò appare inevitabile in un momento storico in cui si verificano quotidianamente episodi di violenza, non soltanto lontano da noi. E’ necessario che i giovani tutti acquisiscano consapevolezza della problematica e conoscano gli strumenti disponibili anche a livello locale per difendersi da episodi di violenza. A tal proposito il Piano di Zona ex legge 328/2000 rende disponibile un Centro Antiviolenza che offre agli utenti la disponibilità di un avvocato, di uno psicologo e di un assistente sociale”

IL PROGRAMMA – Tre incontri in programma: il 24 novembre, ore 17 – Parco Vanvitelliano-Fusaro: “Guardiamoci intorno”: Interventi a cura di psicologi, avvocati e testimonianze dirette del Centro Antiviolenza – sportello 328; il 25 novembre, ore 10 – Liceo Seneca – Torregaveta: “I medici incontrano i giovani”: Conoscere le malattie è un obbligo morale, anche per i giovani studenti. La consapevolezza della prevenzione per le nuove generazioni; sempre il 25 novembre, ore 17 a Villa Cerillo – Bacoli: “L’educazione ai sentimenti “: La consapevolezza emotiva è alla base del riconoscimento dell’Altro.

LE PROTAGONISTE – A fare da sfondo alla rassegna “Guardiamoci intorno”, la suggestiva e storica location della Villa Vanvitelliana (sala Ostrichina) che ospiterà per l’occasione “un contenitore della sensibilità femminile”, una mostra artistica titolata appunto “Uno sguardo al femminile”: racconta di un gruppo di donne che con il loro “sguardo” hanno osservato la realtà rielaborandola con la loro sensibilità. E’ un viaggio in mondi diversi e all’apparenza contrapposti tra loro; un viaggio attraverso anime che hanno scelto di raccontarsi con la pittura, la scultura e la fotografia. Esporranno le artiste: Flora D’Angelo, Gelsomina Ferrara, Claudia Cimino, Marialuisa Sgandurra, Tiziana Alimonti, Antonella Maione, Carmen Colonna, Francesca Casale, Rossella Mastalia, Elena Vitagliano , Valentina Luise. Con la partecipazione del maestro Gloria Ajello. L’hashtag di questa giornata recita #nonunadimeno. E’ assai mortificante (purtroppo necessario) per il genere umano pensare di dover invocare ricorrenze o eventi celebrativi per ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto sociale, non possiamo continuare a veder crescere il numero delle donne che subiscono violenza dallo stalking al femminicidio, è una questione che riguarda tutti. Un tema cruciale di cui le donne e soprattutto gli uomini devono farsi carico.