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Verso le sentenze del processo “Iron Men”: mazzate in arrivo per la camorra di Pozzuoli

Verso le sentenze del processo “Iron Men”: mazzate in arrivo per la camorra di Pozzuoli
  • Pubblicato6 Maggio 2020
Andrea Ferro

POZZUOLI – Dopo “Penelope” è la più grande inchiesta anti camorra condotta nell’area flegrea negli ultimi venti anni. Alla sbarra ci sono 78 imputati, 44 furono arrestati all’alba del 26 novembre del 2016. Il processo “Iron Men”, ispirato al cognome dei nipoti del boss Gaetano Beneduce, Andrea e Antonio Ferro (figli di Rosario detto “capatosta”), a capo del gruppo criminale che prese in mano il controllo delle attività illecite a Pozzuoli dopo l’operazione del 2010, si appresta alla conclusione. Per il 13 maggio sono previste le arringhe difensive, poi sarà la volta delle sentenze che saranno lette nell’aula bunker del carcere di Poggioreale: tutti gli imputati saranno collegati in videoconferenza. La sentenza della Corte di Appello di Napoli è prevista per la fine del mese, considerato che sono in scadenza i termini massimi di custodia cautelare.

Marco Beneduce

IL PROCESSO – “Iron Men” vede alla sbarra 78 affiliati ai tre gruppi di camorra che per 5 anni hanno agito sotto il cartello del clan Longobardi-Beneduce di Pozzuoli. Durante il processo di I grado 49 persone sono state condannate e 11 sono state assolte per un totale di 542 anni di carcere inflitti contro i 674 richiesti dal pm della DDA Gloria Sanseverino. Esemplari le condanne inflitte ai tre capi dei gruppi che dal 2010 al 2015 si sono alternati nel controllo degli affari illeciti a Pozzuoli e nell’hinterland flegreo: 20 anni di carcere per Nicola Palumbo alias “Faccia abbuffata”, Ras di Quarto e braccio destro di Longobardi; 18 anni e 4 mesi per il pentito Antonio Ferro; e 17 anni e 4 mesi per il fratello Andrea. Batoste anche per i figli del boss Gaetano Beneduce, Massimiliano e Marco, entrambi condannati a 14 anni di carcere. Dal giorno dall’operazione Iron Men quasi tutti i 44 destinatari di ordini di custodia cautelare dopo 3 anni restano ancora in carcere.

da sinistra: Andrea Ferro, Antonio Ferro; Nicola Palumbo

IL POTERE DEI FERRO – La scalata al potere criminale di Antonio Ferro, ritenuto la mente del gruppo e oggi pentito, e del fratello Andrea era iniziata nell’estate del 2010 dopo l’operazione “Penelope” che portò in carcere ben 84 affiliati ai Longobardi-Beneduce. Da quel momento i due presero in mano le redini degli affari illeciti soprattutto a Pozzuoli e Quarto, approfittando del vuoto che si era venuto a creare. Anni segnati da aggressioni, minacce, pestaggi e attentati. Tutti dovevano sottostare ai fratelli Ferro: negozianti, commercianti dei mercatini rionali, spacciatori e perfino parcheggiatori abusivi. Un’imposizione di forza sul territorio che portò i Ferro, in un’occasione, secondo il racconto dell’altro pentito Napoleone Del Sole, a dare una lezione ai figli del boss detenuto Gaetano Beneduce, Marco e Gaetano, picchiati davanti alla madre. Ed era proprio la violenza il “marchio di fabbrica” del clan Ferro, costretto poi a defilarsi nel 2014 in concomitanza con l’uscita dal carcere del RAS Nicola Palumbo “faccia abbuffata” che portò dalla sua parte alcuni uomini dei Ferro decimando il gruppo e imponendosi anch’egli sul territorio.

LA CONDANNA A MORTE – Poi lo scontro con Napoleone Del Sole, “cresciuto” sotto la sua ombra criminale, che lo stesso “faccia abbuffata” decise di eliminare a causa della sua sfrontatezza “…parlammo del fatto che si dovevano ammazzare Napoleone Del Sole, Biagio fiet e cazetta e Angelo Di Domenico perché avevano formato un gruppo loro e si stavano prendendo tutti i soldi a Pozzuoli, della droga, delle macchinette e delle estorsioni…”. ha raccontato il collaboratore di giustizia Antonio Di Roberto indicando anche i nomi dei killer che avrebbero dovuto eliminare i rivali “…Palumbo decise che ad ammazzare i tre dovevamo andare io e Iannone, ma poiché quest’ultimo non conosce bene Pozzuoli perché è di Quarto, dovevo portarlo a vedere i posti dove i tre si incontravano: uno era giù a Licola Mare, altro posto era giù al Toiano ai carrarmati….”. Intenzioni confermate dall’altro collaboratore, Ciro De Felice, che tra i killer ha inserito anche Pio Apreo detto Piariell “…nella contrapposizione tra il gruppo di Palumbo e quello di Del Sole, Aprea aderì al primo e, secondo quanto riferito dallo stesso Palumbo, avrebbe dovuto far parte del gruppo di fuoco demandato a sterminare il clan opposto”. Il piano saltò in seguito agli arresti da parte dei carabinieri che nell’ottobre del 2014 misero fine al breve regno di Napoleone e del suo gruppo di “cani sciolti”.

LE CONDANNE DI PRIMO GRADO (tra parentesi le richieste del pm)
Ferro Antonio – 18 anni e 4 mesi di reclusione (20 anni era la richiesta)
Ferro Andrea – 17 anni e 4 mesi di reclusione (20 anni era la richiesta)
Napoleone Del Sole – 4 anni e 8 mesi di reclusione (6 anni era la richiesta)
Gargiulo Biagio alias “Biagio ‘o falegname” – 12 anni di reclusione (accolta la richiesta di 12 anni)
De Maria Giulio – 3 anni e 4 mesi di reclusione + 4mila euro di multa (5 anni era la richiesta)
Scognamiglio Diego alias “Panettone e ‘o chiatto” – 12 anni di reclusione (accolta in pieno la richiesta di 12 anni)
Carnevale Gennaro alias “Tubettiello” – 10 anni di reclusione (12 anni)
Russo Mario alias “Marittiello ‘o pilota” – 10 anni di reclusione (12 anni)
Cozzolino Paolo alias “Paoletto” – 11 anni e 4 mesi di reclusione (16 anni)
Salvati Luca alias “Lucchetto” – 10 anni e 8 mesi di reclusione (16 anni)
Aprea Pio alias “Piariello” – 14 anni e 8 mesi di reclusione (16 anni)
Dello Iacolo Pasquale – 10 anni di reclusione (10 anni)
Mele Antonio alias ” ‘o Campagnuolo” – 14 anni di reclusione (16 anni)
Mele Francesco – 11 mesi e 4 anni di reclusione (12 anni)
Cavaliere Gennaro alias ” ‘o Lupo” – 14 anni di reclusione (14 anni)
Troise Gustavo – 13 anni e 4 mesi di reclusione (14 anni)
Beneduce Massimiliano – 14 anni di reclusione (16 anni)
Beneduce Marco – 14 anni di reclusione (14 anni)
Cavaliere Franco alias “Checco” – 11 anni e 4 mesi di reclusione (12 anni)
Palumbo Nicola alias “Faccia abbuffata” – 20 anni di reclusione (20 anni)
Campanile Gaetano alias “Ninuccio ‘e Pisciachiara” – 13 anni e 4 mesi (14 anni)
Di Domenico Angelo alias “Angiolett ‘o gnurant” – 12 anni di reclusione (14 anni)
Iannone Alessandro alias “Nas ‘e cane” – 10 anni e 8 mesi (10 anni)
Palumbo Giuliano – 9 anni e 4 mesi (10 anni)
Carotenuto Giuseppe alias “Pinuccio ‘a ricotta” – 12 anni e 4 mesi di reclusione (14 anni)
Capasso Angelo – 11 anni e 4 mesi di reclusione (14 anni)
De Felice Giovanni – 11 anni e 4 mesi di reclusione (12 anni)
Reazione Umberto – 12 anni e 4 mesi di reclusione (14 anni)
Romano Francesco – 9 anni di reclusione (10 anni)
Rocco Giuseppe – 4 anni di reclusione (4 anni)
Di Roberto Antonio – 4 anni di reclusione (4 anni)
Spinelli Mario – 14 anni di reclusione (14 anni)
Russo Mario – 10 anni di reclusione (12 anni)
Nizzolini Antonio alias “Ricchitella” – 14 anni di reclusione (14 anni)
Trincone Giuseppe alias “Pepp ‘o licc” – 14 anni di reclusione (14 anni)
Di Bonito Alfonso alias ” ‘o Nano” – 14 anni di reclusione (14 anni)
Barretta Marco Massimiliano – 10 anni di reclusione (12 anni)
Barile Salvatore – 10 anni e 8 mesi di reclusione (12 anni)
Trincone Salvatore alias “Totore ‘o licc” – 10 anni e 8 mesi di reclusione (12 anni)
Vallozzi Nicola alias ” ‘o stuort” – 14 anni di reclusione (14 anni)
De Simone Alberto – 6 anni di reclusione e 6mila euro di multa (8 anni)
Cosenza Ermanno – 7 anni 4 mesi di reclusione e multa da 30mila euro (14 anni)
De Felice Ciro – 4 anni di reclusione (4 anni)
De Felice Davide – 9 anni di reclusione (10 anni)
Giogli Raffaele – 11 anni e 4 mesi di reclusione (10 anni)
Amirante Giovanni – 9 anni e 8 mesi di reclusione (12 anni)
Stellato Salvatore – 9 anni di reclusione (10 anni)
Nitti Valerio – 9 anni di reclusione (10 anni)
Gaudino Gennaro alias “Genny” – 11 anni e 4 mesi di reclusione (12 anni)

GLI ASSOLTI
Esposito Gennaro – ASSOLTO (6 anni e 4 mesi era la richiesta)
Esposito Gianluca – ASSOLTO (6 anni e 4 mesi era la richiesta)
Esposito Francesco – ASSOLTO (10 anni era la richiesta)
Luongo Carmine – ASSOLTO (8 anni era la richiesta)
Sorce Salvatore – ASSOLTO (10 anni era la richiesta)
Longobardo Ferdinando – ASSOLTO (10 anni era la richiesta)
Illiano Gennaro – ASSOLTO (10 anni)
Illiano Gaetano – ASSOLTO (10 anni e 4 mesi)
Illiano Lucio – ASSOLTO
Ferro Rosario – ASSOLTO
Longobardo Biagio – ASSOLTO