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TRASPORTI/ Sepsa, sale la tensione: dipendenti minacciano di lanciarsi nel vuoto

TRASPORTI/ Sepsa, sale la tensione: dipendenti minacciano di lanciarsi nel vuoto
  • Pubblicato18 Dicembre 2012
La stazione di Montesanto presidiata dagli agenti (Foto Simona Lucignano)

CAMPI FLEGREI – Dopo la mattinata di caos che ha preso alla sprovvista i tanti utenti che utilizzano quotidianamente Cumana e Circumflegrea, tutto sembrava essere rientrato, quando alle 14 circa di oggi pomeriggio, veniva ripresa la circolazione ferroviaria. Servizio che però di lì a poco subiva un nuovo brusco stop durato alcune ore. Infatti alla stazione di Montesanto la tensione saliva alle stelle quando alcuni dipendenti della ditta Florida 2000, salivano sul tetto minacciando di buttarsi di sotto. Sul posto subito giungeva una volante della Polizia di Stato affiancata dai Vigili del Fuoco che predisponevano al riguardo un materasso di salvataggio. Protesta ed esasperazione accomunata a quella dei dipendenti Sepsa, dato che entrambi non percepiscono lo stipendio.

C’È UNO SPIRAGLIO– In tal senso, dopo l’incontro di ieri sera avvenuto tra un gruppo di lavoratori Sepsa e l’assessore al ramo Vetrella, uno spiraglio potrebbe aversi nella giornata di mercoledì. Infatti in programma c’è una riunione decisiva, che vedrà coinvolti da un lato l’assessore Sergio Vetrella e il presidente della giunta regionale Stefano Caldoro e dall’altro i vertici della Banca BNL, che dovrebbe provvedere a corrispondere le retribuzioni. Situazione che andrà avanti ad handicap, almeno fin quando non sarà presentato il piano di fusione che vedrà coinvolte le società del gruppo Eav (Sepsa, Circumvesuviana e MetroCampania Nord-Est ndr) che si occupano del trasporto passeggeri su ferro. Presentazione che dovrebbe avvenire tra pochi giorni, in prossimità delle festività natalizie. Contemporaneamente al nuovo assetto aziendale, a partire dal nuovo anno, il biglietto Unico sarà affiancato dal ticket per singola azienda, che consentirà una migliore redistribuzione degli introiti stante attualmente l’assenza di un meccanismo adeguato che consenta di fare ciò.

GENNARO VOLPE