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“Sei grassa! Sei brutta!” picchia a sangue moglie e figlia: 61enne arrestato a Varcaturo

“Sei grassa! Sei brutta!” picchia a sangue moglie e figlia: 61enne arrestato a Varcaturo
  • Pubblicato17 Settembre 2025

VARCATURO – Quando i carabinieri sono entrati in casa, le urla e la voce tremolante della donna che aveva chiesto aiuto al 112 hanno preso forma. Sangue sul pavimento e sull’interruttore della luce che era accanto a una porta danneggiata e in parte divelta frutto di una violenza inaudita. Sono da poco trascorse le 8 del mattino quando la centrale operativa della compagnia carabinieri di Giugliano in Campania riceve una telefonata. La richiesta di aiuto parte da un’abitazione nella frazione di Varcaturo. A parlare una donna. Ha 31 anni e, in lacrime, dice al carabiniere che il padre ha picchiato selvaggiamente lei e sua madre. La vittima si è barricata nella sua stanzetta ma suo papà vuole entrare con tutte le sue forze per finire ciò che stava facendo. Implora di venire quanto prima.

LE VIOLENZE – La gazzella della stazione Carabinieri di Varcaturo piomba nell’abitazione. L’appartamento è al secondo piano di un condominio. Dall’esterno si sentono le urla di due donne e di un uomo. Dopo diversi tentativi di entrare finalmente l’uomo apre la porta ai carabinieri. Lui ha 61 anni, è visibilmente agitato e ha il volto paonazzo. In un angolo della casa la moglie dell’uomo. La signora ha 57 anni e presenta diversi lividi, dei graffi al volto e sulle braccia. E’ sconvolta e la sua voce è interrotta più volta da singhiozzi dovuti al pianto. Nella stanza chiusa dalla porta danneggiata e quasi divelta la 31enne che, sentita la voce dei carabinieri, decide di uscire. La vittima piange ed è terrorizzata. Ha il naso che sanguina mentre il volto è gonfio e le labbra tumefatte. La maglietta della ragazza è completamente sporca di sangue.

L’INCUBO – La 31enne racconta le violenze e le vessazioni che aveva appena subìto ma viene bruscamente interrotta dal proprio padre che non è per nulla intimorito dalla presenza dei militari. La donna, a quel punto, si rifugia un’altra volta nella stanzetta. Intanto arrivano anche altri militari tra cui il comandante della stazione carabinieri. Il sottufficiale tranquillizza la vittima e la convince a farsi raccontare cosa fosse accaduto. Dalle parole della ragazza emerge un vero e proprio contesto di maltrattamenti in famiglia con il 61enne che da anni insultava e picchiava le due donne che non avevano mai avuto il coraggio di denunciare. Quella mattina solo l’ultimo episodio nato come per caso quando le donne consigliavano all’uomo di recarsi a lavoro nonostante non ne avesse voglia. Consiglio nato più dalla volontà di farlo andare via piuttosto che averlo in casa.

GLI INSULTI – Da lì il solito insulto. “Ho il porco a ingrassare in casa, sei brutta!” alludendo alla corporatura della figlia. Poi gli schiaffi e le urla. A niente era servito il tentativo della madre di difenderla. Nello smartphone della 31enne foto e video che immortalavano aggressioni e lesioni avvenute in passato. Foto che raccontano ferite subìte da entrambe le donne in balia di un uomo che in un episodio aveva addirittura strappato alla propria moglie, invalida, il cuoio capelluto. L’uomo viene arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.
Le due donne sono state soccorse dal personale del 118 e trasferite nell’ospedale di Pozzuoli. Per le due vittime una prognosi di 42 giorni ciascuna.