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Scempio continuo sulla spiaggia tra Pozzuoli e Bacoli «Nessuno vede niente»

Scempio continuo sulla spiaggia tra Pozzuoli e Bacoli «Nessuno vede niente»
  • Pubblicato17 Settembre 2025

POZZUOLI/BACOLI – «Ma perché vi sembra normale quello che succede a Cuma, sotto la Foresta e il Monte di Cuma, sulla Spiaggia Romana? Cavalli, cavalieri e calessi che scorrazzano sul bagnasciuga che se dici qualcosa ti guardano pure storto? Che cavalcano senza preoccuparsi di bagnanti e di bambini con un’arroganza e una prepotenza che li fa sentire i padroni? Che sporcano, deturpano, defecano l’habitat comunque frequentato da tanti cittadini? Parliamo di una spiaggia libera, metà del Comune di Bacoli e metà del Comune di Pozzuoli. Parliamo di un “sito di interesse comunitario” quindi un ambiente protetto e vincolato (IT 8030009 Foce di Licola, Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992). Parliamo delle pertinenze della Foresta di Cuma e della Pineta Romana, demanio marittimo e demanio forestale, un ecosistema unico.» è quanto denuncia l’associazione “Il coordinamento delle Periferie” in merito alla presenza continua di cavalli e calessi nel tratto di spiaggia tra Licola e Cuma. Si tratta di cavalli che arrivano dai maneggi di via Delle Colmate e che da tempo deturpano l’arenile.

LO SCEMPIO – «Succede tutto questo nel silenzio più assordante! – denuncia l’associazione – I comuni – cui spetta la pulizia e il controllo delle spiagge secondo il PUAD nonché, più in generale, del territorio – fanno finta di non vedere e di non sapere tanto da non provvedere né con ordinanza né con controlli. La Regione – il cui Assessorato all’Agricoltura, Settore Foreste, ha in carico 9 impiegati e 9 vigilanti nella Foresta di Cuma di cui gestisce il sito – nonostante nel proprio “Vademecum” abbia inserito un divieto assoluto di transito da parte di carretti e calessi – limitazione inserita nel 2023 nell’ambito dei lavori di ripristino della Foresta – resta lontana, sorda ed afona. L’Ente Parco – ente gestore delle “aree SIC” soprattutto per i controlli di natura ambientale – nonostante avesse denunciato il fenomeno alla Procura nel 2022 – denuncia rimasta però senza effetti – successivamente non è tornato sul fatto nonostante il nuovo Presidente V. Imperatore possa intervenire con una propria ordinanza per impatto ambientale. Da ultimi alcuni privati cittadini hanno provato a segnalare la cosa sia ai Carabinieri di Bacoli sia alla Forestale di Monteruscello ma queste foto – scattate la scorsa settimana – dimostrano che le cose vanno avanti come e forse peggio di prima. Dove sono i difensori dei beni comuni, dove sono i paladini della legalità, dove sono le istituzioni nelle più sperdute frazioni? Dove sono i Comuni, dov’è la Regione, dov’è l’Ente Parco quanto le leggi, il demanio, l’ambiente vengono degradati e vandalizzati? Siete assenti perché avete paura o perché non avete interesse ad esporvi per stroncare queste “cattive abitudini” – permetteteci l’eufemismo – che da anni continuano indisturbate? Noi, paura, non ne avremo mai!»