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Scempio a Licola: dopo 25 giorni di proteste finalmente si interviene

Scempio a Licola: dopo 25 giorni di proteste finalmente si interviene
  • Pubblicato8 Ottobre 2017

GIUGLIANO/POZZUOLI – Dopo 25 giorni e le numerose e pressanti proteste di associazioni di cittadini, a cui nella giornata di ieri si sono aggiunte anche quelle di categoria (FIPE), la Regione Campania finalmente interviene per riparare il guasto alla stazione di sollevamento, situata in territorio di giuglianese ai confini con Pozzuoli. Lo scarico di emergenza, pare a causa del furto dei cavi elettrici della pompa aspirante,   ha «vomitato» ininterrottamente reflui fognari direttamente nel canale Abbruzzese, finendo poi in mare a Licola. L’intervento, affidato al consorzio (Pizzarotti-Suez) che gestisce il depuratore di Cuma,  dovrebbe concludersi in giornata.

LA DICHIARAZIONE – Tra i primi a denunciare quanto stava avvenendo, il presidente dell’associazione “Licola Mare Pulito”, Umberto Mercurio, che in tutti questi giorni ha tenuto alta l’attenzione sulla problematica, sia attraverso facebook sia attraverso segnalazioni all’informazione e alle autorità preposte. “Non è nostra intenzione abbassare la guardia sullo scempio ambientale che da decenni devasta questo territorio. Siamo naturalmente contenti dell’intervento anche se non possiamo non sottolineare la tardiva presa di posizione da parte dei vari enti coinvolti a diverso titolo.”, questo è quanto dichiarato dal presidente Mercurio.