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Rosa Capuozzo e i conti con la “vecchia politica”. A casa il sindaco che si era reinventato

Rosa Capuozzo e i conti con la “vecchia politica”. A casa il sindaco che si era reinventato
  • Pubblicato2 Febbraio 2018

QUARTO – Rosa Capuozzo non è più sindaco. Nel tardo pomeriggio di venerdì è arrivata la decisione del Prefetto di Napoli, Carmela Pagano: sospeso il consiglio comunale. Che, tradotto in altri termini, significa fine dell’esperienza da primo cittadino dell’ex candidata “grillina”, trafitta dalle dimissioni dei suoi ex alleati.

LA MOTIVAZIONE DEL PREFETTO – Troppo esiguo il numero di consiglieri ancora in carica per poter procedere alla loro sostituzione. E’ su questa base che è arrivata la batosta da parte di piazza del Plebiscito: «Essendosi il Comune di Quarto ridotto, in seguito a dimissioni successive, a dieci componenti, ed essendo quindi venuto meno il numero minimo previsto dal regolamento dell’ente per la prima convocazione dell’organo consiliare e la relativa surroga dei dimissionari, su conforme parere del Ministero dell’Interno» viene proposto la scioglimento dell’assise.DAI 5 STELLE ALLA “VECCHIA POLITICA” – Dunque, dopo 964 giorni Rosa Capuozzo torna a casa assieme a coloro che le erano rimasti fedeli e con i quali ha sperato fino all’ultimo momento di poter superare anche quest’ultima grana. Ed invece niente da fare. Finisce un’era, quella di “Rosa Capuozzo 2.0”. Di colei che si era reinventata dopo la “cacciata” dai 5 Stelle, con quella strana alleanza con i nemici di sempre: ad iniziare da Gabriele Di Criscio, da suo “salvatore” dopo essere rimasta senza i numeri per governare, a suo boia.

LA “FRONDA” DEI DIMISSIONARI – E’ stato lui a guidare la fronda dei sei dimissionari che con il loro addio hanno fatto finire allo scadere del primo tempo una partita iniziata tutta in discesa – con ben 15 consiglieri eletti tra i pentastellati nel 2015 – e poi proseguita facendo ricorso alla panchina della squadra avversaria. Un funambolico esperimento politico e tattico infrantosi sulle rocce della “vecchia politica”. La stessa che le era servita per andare avanti dopo l’addio dei fedelissimi a Fico e Di Maio, ma anche la stessa che l’ha mandata a casa. Ma è solo un arrivederci, sia chiaro.

ELEZIONI FORSE GIÀ A MAGGIO – Rosa ci riproverà probabilmente già a maggio a tornare al secondo piano di via De Nicola, dove già da domani siederà il commissario prefettizio Demetrio Martino, vice-prefetto vicario.

NUMERI IMPIETOSI – Per Quarto è la sesta consiliatura a finire anzitempo negli ultimi 25 anni, da quando è prevista l’elezione diretta del sindaco. Prima di Rosa Capuozzo, ci avevano provato Antonio Ciraci (al suo secondo mandato, e tra l’altro l’unico a terminarlo dal ’94 al ’98) Gabriele Di Criscio, Pasquale Salatiello, Sauro Secone e Massimo Giarrusso. Due gli scioglimenti del consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata, nel ’92 e nel 2013. Tanti, forse troppi i commissari prefettizi e le commissioni straordinarie insediatesi alla guida di una città di 40mila abitanti. Che, a quanto pare, prima o poi i conti con la “vecchia politica” dovrà continuare a farli.