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RIONE TERRA/ Il Duomo ritrovato. Atteso in città il Premier Matteo Renzi

RIONE TERRA/ Il Duomo ritrovato. Atteso in città il Premier Matteo Renzi
  • Pubblicato9 Maggio 2014

di Gennaro Del Giudice

La Cattedrale gremita di gente
La Cattedrale gremita di gente

POZZUOLI – Un anziano guarda con nostalgia il percorso che porta al Duomo mentre autorità e ospiti mostrano pass e inviti ai vigili che hanno formato un varco accanto a Palazzo Migliaresi. «Ho vissuto 28 anni al Rione Terra posso entrare?» chiede all’agente che col capo gli fa cenno di “no” rincuorandolo e dandogli appuntamento a domenica per la cerimonia religiosa che alle 17.30 muoverà da Piazza della Repubblica. «Allora sicuramente ci sarò, voglio visitare il Rione Terra. Finalmente lo hanno riaperto, oggi è una bella giornata anche se non mi hanno fatto entrare » dice mentre saluta e scende verso il scalinate che portano al centro storico. Domenica con lui potrebbe esserci addirittura il premier Matteo Renzi, atteso per la cerimonia a cui parteciperanno almeno 10mila persone. Sulla vicenda c’è il più stretto riserbo, ma la voce di un possibile blitz da parte del capo del Governo è circolata per tutta la mattinata diventando sempre più insistente.

 

Il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro
Il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro

TWEET ALL’ALBA PER IL RIONE TERRA – Dalle 9.30 alla spicciolata giungono le autorità. Ci sono i rappresentanti delle forze dell’ordine, il vescovo Monsignor Gennaro Pascarella che è tra i primi a varcare la soglia del Rione Terra. Poi è la volta del sovrintendente ai beni archeologici, Teresa Elena Cinquantaquattro, del sovrintendente ai Beni Ambientali, Giorgio Cozzolino. Ci sono l’ex sindaco di Pozzuoli Agostino Magliulo, imprenditori locali, i rappresentanti dei comuni di Bacoli , Monte di Procida e Quarto, assessori, consiglieri comunali e anche gli ex commissari prefettizi Mastrolitto e Madonna che hanno gestito i post-scioglimenti comunali. Poi è la volta dell’ex Governatore della Campania Antonio Bassolino, in carica dal 2000 al 2010 e che ha raccolto l’eredità de lavori iniziati nel ’93. Infine giunge l’attuale Presidente Stefano Caldoro che varca il cancello d’ingresso accompagnato dal Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia. Dopo il tweet  postato da Caldoro alle 03.09 “Dopo 50 anni restituiamo la Cattedrale ai fedeli. Qui il bello dell’Italia, una finestra sul mondo. Andiamo avanti” il Governatore ripete ai giornalisti «Il Rione Terra è una grande vetrina mondiale, una soddisfazione non solo per i puteolani ma anche per tutti gli italiani».

 

L'emozione del Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia
L’emozione del Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia

L’EMOZIONE DEL SINDACO – Alle 11.05 arriva il taglio del nastro, il Duomo finalmente riapre dopo 50 anni. «La felicità di poter partecipare ad un evento atteso da decenni — dice un emozionato Vincenzo Figliolia – si abbina all’ansia di poter portare a termine altri obiettivi che possano rendere fruibile l’intera rocca, la fiducia riposta nei vari soggetti istituzionali senza i quali non sarà possibile raggiungere tale obiettivo. Non ultimo, ma certamente più importante, la volontà di non voler deludere le aspettative dei puteolani che altro non chiedono se non riappropriarsi di un pezzo del loro trascorso». Nel corso della mattinata sono state ripercorse tutte le tappe fondamentali che hanno portato all’organico restauro del tempio-duomo facendo convivere la struttura di età augustea con l’aspetto religioso. Sia il sovrintendente ai beni archeologici, Teresa Elena Cinquantaquattro che il sovrintendente ai Beni Ambientali, Giorgio Cozzolino, intervenuti alla conferenza di presentazione, hanno sottolineato gli aspetti critici affrontati nel corso del restauro del duomo e le soluzioni individuate per far convivere le due anime.

 

L'ex Governatore della Campania Antonio Bassolino
L’ex Governatore della Campania Antonio Bassolino

IL RICORDO DI BASSOLINO – I lavori cominciati nel 1968, 4 anni dopo l’incendio, furono bloccati in tre occasioni: nel 1970 per il bradisismo che portò all’esodo dalla rocca dei 5mila residenti, nel 1980 per il terremoto e nel 1994 per la disputa tra i tecnici delle sovrintendenze, della Regione e della Curia vescovile sulle modalità del restauro. L’impasse fu superato nel 1998 con l’indizione del concorso internazionale del progetto di restauro, vinto dal team dell’architetto fiorentino, Dezzi Bardeschi. «Fu una mia proposta – ha detto Antonio Bassolino, presente alla cerimonia, all’epoca governatore della Campania – a far ripartire il cantiere. Oggi è un giorno importante perché finalmente questa rocca riprende a vivere».