Close
Cronaca In Evidenza Quarto

QUARTO/ «Potevano salvargli la vita» Due medici del carcere di Poggioreale indagati per la morte di Luigi Perrone

QUARTO/ «Potevano salvargli la vita» Due medici del carcere di Poggioreale indagati per la morte di Luigi Perrone
  • Pubblicato27 Aprile 2023

QUARTO – Due medici del primo soccorso del carcere di Poggioreale sono indagati per la morte di Luigi Perrone, 56 anni di Quarto detto “o barone” deceduto in cella -nel reparto Livorno- il 18 settembre del 2022 a causa di un infarto. L’iscrizione nel registro degli indagati a carico dei due (un uomo di 31 anni e una donna di 61 anni) è arrivata in seguito alla chiusura delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Napoli. Entrambi sono accusati di omicidio colposo. Secondo quanto emerso da una consulenza redatta da tre periti nominati dagli inquirenti, i due medici non si sarebbero accorti che Perrone (affetto da diabete e cardiopatia ipertensiva) aveva un infarto in corso, limitandosi a somministragli dei farmaci per tenere sotto controllo vomito, nausea ed epigastralgia manifestati già nella mattinata del 17 settembre.

LE ACCUSE – Nonostante i due successivi accessi di Perrone al pronto soccorso, secondo l’accusa i medici “per negligenza, imprudenza e imperizia”, non effettuarono un elettrocardiogramma e un prelievo enzimatico che se svolti “avrebbero consentito di accertare la presenza di sindrome coronarica acuta” e probabilmente sarebbero stati utili a salvare la vita al detenuto. La famiglia della vittima, difesa dall’avvocato Domenico De Rosa, ha sempre sostenuto che la morte era da addebitare all’imperizia dei medici. Arrestato nel 2019, Perrone dopo un anno era finito ai domiciliari per motivi di salute, per poi ritornare dietro le sbarre nel 2022: doveva scontare altri 4 anni e mezzo di reclusione in quanto accusato di furto di mezzi agricoli.