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QUARTO/ Estorsione sulle case popolari: resta in carcere il RAS Nicola Palumbo

QUARTO/ Estorsione sulle case popolari: resta in carcere il RAS Nicola Palumbo
  • Pubblicato15 Gennaio 2015

di Gennaro Del Giudice

Nicola_Palumbo
Nicola Paumbo, 50 anni, detto “Faccia abbuffata”

QUARTO – Resta in carcere il RAS della mala flegrea Nicola Palumbo detto “Faccia abbuffata”. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 50enne ritenuto dagli inquirenti il reggente del clan Longobardi. Insieme a lui restano rinchiusi nel penitenziario di Secondigliano anche il 31enne Giuliano Palumbo, incensurato residente a Marano e Antonio Fruttaldo, 51enne residente a Quarto. I tre furono arrestati il 22 dicembre scorso dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pozzuoli, diretti dal Tenente Gianfranco Galletta, per aver chiesto a una famiglia una tangente da 10mila euro in cambio della permanenza in una casa assegnata dal Comune di Quarto.

 

L’OPERAZIONE – Il blitz fu condotto in seguito alle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli. Durante l’operazione “Faccia abbuffata” tentò la fuga attraverso le campagne che circondano la sua abitazione, ma fu bloccato e arrestato dai militari. Secondo le indagini condotte dalla DDA i tre avevano chiesto alla vittima una somma di 10mila euro come prezzo per “acquistare” un alloggio popolare di proprietà del comune in un primo momento assegnato a Fruttaldo. Ma l’uomo, già proprietario di un immobile nel quale viveva, aveva sub-affittato l’abitazione assegnatagli dal comune di Quarto.

 

LE MINACCE – Una incompatibilità emersa durante un censimento comunale, che causava la perdita della disponibilità dell’appartamento che veniva assegnato al nucleo familiare della vittima. A quel punto scattava la richiesta di danaro, ben 10mila euro che la vittima si rifiutava di pagare ricevendo in cambio minacce e l’ultimatum di lasciare la casa entro Natale. Secondo l’accusa Nicola Palumbo, Giuliano Palumbo e Antonio Fruttaldo, davanti al rifiuto della vittima di versare la somma, avevano minacciato e intimato di lasciare l’abitazione entro il giorno di Natale. In caso contrario, secondo le logiche dei clan, sarebbero stati guai. “Faccia abbuffata”, sottoposto alla misura di sorvegliato speciale, è attualmente considerato il reggente del clan Longobardi, operante nei comuni di Pozzuoli e Quarto.