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QUARTO/ Consiglio comunale, dopo la pausa salta il numero legale: l’ira delle opposizioni

QUARTO/ Consiglio comunale, dopo la pausa salta il numero legale: l’ira delle opposizioni
  • Pubblicato14 Ottobre 2018

QUARTO – Alienazione degli alloggi di edilizia popolari e dei box auto, assunzione dei vigili stagionali, manutenzione di acquedotto e strade. Sono solo alcuni dei punti che si sarebbero dovuti affrontare venerdì in aula, durante l’ultima seduta del consiglio comunale, e frutto di mozioni e interrogazioni dell’opposizione. Domande e richieste di spiegazioni rimaste però inevase, dopo il mancato raggiungimento del numero legale alla ripresa dei lavori.

OK PER PRESIDENTE E COMMISSIONI – Poco prima, però, si era dato il placet all’elezione del nuovo presidente del consiglio (Giovanni Cecere, già consigliere anziano) nonché il via alle commissioni consiliari. Un’assenza, quella dei consiglieri di maggioranza nella seconda parte dell’assise, che ha mandato su tutte le furie chi siede sul fronte opposto. Ad iniziare da Davide Secone, che in un aula oramai deserta alle spalle, commenta: «Dopo essere riusciti a mettere a posto le loro cose, ad eleggere il loro presidente del consiglio, che sotto nostra proposta poteva rimanere il consigliere anziano senza stipendio, dedicando così queste risorse al nostro Comune in predissesto; hanno portato in consiglio comunale una votazione farsa in quanto erano già tutti d’accordo. Dopo essere riusciti a piazzare due consiglieri per commissione, che erano stati messi nei diktat di Movimento Flegreo, hanno chiesto una sospensione del consiglio e al ritorno nessuno si è presentato. Questo a dimostrazione di quanto costoro hanno come unico interesse quello di mantenere i loro precari equilibri politici e le loro logiche di spartizione».

L’EX SINDACO – Non è meno dura Rosa Capuozzo di Coraggio Quarto: «La maggioranza, ad inizio consiglio comunale, chiede l’inversione dei punti all’ordine del giorno, così da poter discutere ed assegnare il suo presidente del consiglio e le commissioni consiliari, mantenendo a pieno gli accordi interni tra loro (gruppo di maggioranza) Appena il tutto è stato definito con particolare secondo i piani di questa amministrazione, la stessa con particolare solerzia chiedeva la sospensione del consiglio comunale per mezz’ora. Rientrati in aula, come previsto e prevedibile, chi fino ad oggi non si è assunto responsabilità politiche non ha garantito il numero legale nemmeno per poter far riprendere i lavori, pertanto i nostri cittadini resteranno ancora senza risposta e chissà per quanto tempo ancora, visto che chi siede tra i banchi della maggioranza, ha paura e teme di discutere e di argomentare certe richieste, o forse solo, non ha tempo in quanto impegnati o presi dai loro problemi circa un precario equilibrio interno».

PUBBLICO RUMOROSO – A restare senza risposte anche chi, seduto tra il pubblico, era lì a rappresentare i residenti degli alloggi Erp, nonché chi attendeva spiegazioni sulle assunzioni dei vigili stagionali, sulla carta completate ma che non hanno visto, di fatto, alcun giovane scendere in strada al fianco dei caschi bianchi. E mostrando un cartello dal contenuto ironico: “vigili stagionati”.

IL SINDACO – «Dopo 30 anni c’è finalmente qualcuno che si legge le carte – ha risposto duro il sindaco Antonio Sabino in aula, e commentando poi le critiche dell’opposizione ha aggiunto – Daremo tutte le risposte necessarie e non faremo come coloro che prima hanno creato disastri e poi sono andati via eludendo le domande». E sull’annullamento del bando per il ritorno delle strisce blu – dovuto ad una errata applicazione delle linee guida dell’Anac – progetto fortemente voluto dall’ex amministrazione Capuozzo e del valore di oltre 4 milioni di euro, Sabino è chiaro: «Faremo i nomi dei responsabili».