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QUARTO/ Consiglieri comunali litigano per un uccello morto

QUARTO/ Consiglieri comunali litigano per un uccello morto
  • Pubblicato2 Aprile 2016

uccello_morto_rodariQUARTO – Un invito a segnalare criticità e disservizi si trasforma in un botta e risposta tra “ex”. Non parliamo però di questioni di cuore, bensì di amministratori. Da una parte chi oggi è seduto tra i banchi del consiglio comunale; dall’altra chi invece quei banchi li ha lasciati sbattendo anche la porta, dimettendosi dalla carica. Accade sulla pagina “ufficiale” del gruppo consiliare #CoraggioQuarto su Facebook. E’ qui che una giovane madre ha postato le foto di due uccelli morti e ancora non rimossi dal cortile di una scuola, la Gianni Rodari.

“CI VOLETE SFOTTERE?” – Il consigliere Giovanni Lo Sardo spiega nel suo commento come i tempi burocratici rendano tutto più lento e difficile: «Non è così semplice. Da quando sono in Comune ho capito che i tempi di reazione sono lunghi e gli iter burocratici altrettanto. Il Comune non ha le persone in panchina che all’occorrenza scattano. Le pulizie vanno pianificate e la ditta che se ne occupa è in ritardo. Stiamo sollecitando e sorvegliando. Risistemare una macchina vecchia e arrugginita richiede molto tempo». E la risposta della “ex” Concetta Aprile, sempre più critica verso l’amministrazione Capuozzo, non si è fatta attendere: «Iter burocratici per rimuovere un uccello morto? Tempi di reazione? In una scuola? Ma ci volete proprio sfottere? Ma avete idea di quanti milioni di euro prendono per tre anni di appalto? E non c’è un servizio di emergenza? Se emergenza si può chiamare rimuovere un uccello morto. Nel capitolato è previsto un referente della ditta che deve essere a disposizione h24 e le carogne dei piccoli animali sono previste nella rimozione».

“FAREMO DA SOLE” – E ad intervenire, ovviamente, anche chi ha postato le foto degli uccelli, che laconicamente spiega: «Voglio capire i tempi burocratici, ma sinceramente non possiamo restare in queste condizioni, ci penseremo noi mamme come abbiamo fatto in passato».