QUARTO/ Consigliere 5 stelle accusato di ingerenze, la difesa: “Tirate fuori le prove”
QUARTO – Non accennano a placarsi le polemiche nate a seguito delle durissime accuse lanciate dall’opposizione extraconsiliare nei confronti del consigliere di maggioranza Salvatore Di Mare. Secondo il Partito Democratico, Articolo Uno, Udc, Forza Gabriele, Psi e Avanti Quarto, Di Mare avrebbe fatto pressioni al settore Patrimonio del Comune impegnato nell’opera di dismissione degli alloggi di edilizia popolare di proprietà dell’ente.
“ASPETTIAMO PROVE DOCUMENTALI” – Il sindaco Capuozzo ed il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che lo sostiene fanno quadrato attorno al consigliere, contrattaccando a loro volta: Lo fanno innanzitutto specificando che «La vendita degli alloggi già decretata ed avviata dalle Commissarie Prefettizie. Il consigliere Di Mare non ha fatto altro che seguire e portare avanti un’istanza sulla base della legge 560 del 1993 per la messa in sicurezza degli alloggi in dismissione. È fatto gravissimo che il comunicato del Pd di Quarto cita delle prove documentali in loro possesso, che non vengono allegate, né viene esplicitato in che modo siano state “verificate le voci”. Nello stesso comunicato si dice che il Consigliere Di Mare sia “intervenuto pesantemente sul responsabile del settore”. Orbene: ci chiediamo su quali basi il signor Iovine (segretario locale delPd,ndr) possa aver fatto tali illazioni e quali siano stati i mezzi “contrari a qualunque deontologia politica e morale” usati dal consigliere Di Mare. Ci aspettiamo, anche per queste dichiarazioni, prove documentali inoppugnabili, che evidentemente sono il riferimento citato nel comunicato come “documentazione al Prefetto e ai vertici della legalità dello Stato per accertare le responsabilità”».
LA “SFIDA” A IOVINE & CO. – Dunque, i pentastellati ed il primo cittadino “sfidano” Pd e gli altri a “certificare” le loro accuse nei confronti di Di Mare, aggiungendo: «Invitiamo il signor Iovine e il partito che rappresenta a mostrare alla cittadinanza tutta tali prove documentali, in mancanza delle quali il gruppo consiliare M5S di Quarto valuterà come supportare il Consigliere Di Mare in un eventuale procedimento giudiziario. I consiglieri tutti si stringono in solidarietà con il consigliere Di Mare per il vergognoso attacco politico ingiustificato e privo di fondamento, atto unicamente a gettare fango sull’amministrazione tutta, che, nella fattispecie, ha effettuato un’attenta attività di controllo nella gestione della dismissione degli immobili e nella conduzione amministrativa degli stessi secondo quanto le leggi vigenti prescrivono».
L’OPPOSIZIONE: “DISPERATI E BORIOSI” – Era stato lo stesso Di Mare, all’indomani delle accuse piovutegli addosso, ad annunciare querela per diffamazione nei confronti del segretario dem di Quarto. E la risposta non tardò ad arrivare: «Il documento politico è stato firmato da tutti i partiti. Evidentemente queste sono le modalità di comportamento dei disperati e dei boriosi. Non abbiamo timori, piuttosto si preoccupi anche l’intera compagine amministrativa che non ha preso posizione, contro le evidenti anomalie denunciate. Pur di tirare a campare sono disposti a sopportare tutto. Ma noi continueremo la nostra opera di opposizione. Non si può mettere il bavaglio alla democrazia. Ci volevate silenti e supini. Questo è solo l’inizio di una dura battaglia politica contro l’illegalità e il nullismo che vi caratterizza. Non ci fermerete. Amiamo Quarto, non possiamo sopportare una gestione cosi fallimentare e inutile. Tutta la situazione sarà valutata nelle opportune sedi politiche, interessando i vertici delle commissioni parlamentari».