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QUARTO/ Caso-Capuozzo, l’opposizione si spacca

QUARTO/ Caso-Capuozzo, l’opposizione si spacca
  • Pubblicato8 Novembre 2015
Il sindaco Rosa Capuozzo
Il sindaco Rosa Capuozzo

QUARTO – Dopo le polemiche sull’abuso edilizio del sindaco “Protagonismo Sociale” diserta il consiglio comunale. Lo rende noto il consigliere Luigi Rossi che dopo lo “scandalo” definisce l’assise in programma per domani (lunedì 9 novembre) «svuotato di ogni rappresentatività sociale e regno della ipocrisia e del travisamento politico» e attacca il resto dei partiti di opposizione.

luigi_rossiLA DENUNCIA – «Questa vicenda dell’abuso edilizio è divenuto un fenomeno che pone scenari inverosimili ed assurdi che abbracciano una variegata sfera di interessi pubblici e privati. – scrive Luigi Rossi, rappresentante di Protagonismo Sociale – Il Sindaco, come noto, con una miriadi di contraddizioni, rimane ferma sulla sua assurda posizione, ammettendo comunque comportamenti e fatti, che se fossero stati attribuiti ad altri soggetti politici, già avrebbero suscitato l’indignazione di tutta la parte politica che oggi sostiene il primo cittadino ed avrebbero condotto all’unico risultato possibile. D’altra parte alcuna forza sociale o politica sembra interessata più di tanto ad approfondire l’intera vicenda con il rigore necessario in tali casi, e gran parte dell’attuale opposizione rimane semplicemente a guardare in attesa di comprendere quale miglior interesse andare poi a sostenere. Per questi motivi, indipendentemente dall’esito delle indagini e del pronunciamento dei Magistrati, nei giorni scorsi abbiamo eseguito un accesso agli atti sul fascicolo in questione ed estratto copia di taluni documenti, e successivamente abbiamo chiesto ufficialmente e formalmente all’ufficio tecnico comunale, con ulteriore istanza, e salvo ogni successivo diritto ed azione, di esprimersi sulle domande di sanatoria in argomento. Considerato che il primo cittadino non ha inteso, nemmeno momentaneamente, sospendersi dalle sue funzioni, perdendo in tal modo ogni credibilità istituzionale, non ravvisiamo in Ella alcuna autorità capace di essere alla guida del paese. Per questi motivi non prenderemo parte al prossimo Consiglio Comunale, allo stato svuotato di ogni rappresentatività sociale e regno della ipocrisia e del travisamento politico, e saremo all’Ufficio Territoriale del Governo di Napoli affinché il Prefetto sia interessato della questione ed adotti i provvedimenti ritenuti più utili ed opportuni. Fieri ed orgogliosi di essere liberi e indipendenti».