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QUARTO/ Caos liste, gli esclusi chiedono lo spostamento del voto

QUARTO/ Caos liste, gli esclusi chiedono lo spostamento del voto
  • Pubblicato20 Maggio 2015

di Alessandro Napolitano

Da sinistra: Giuseppe Martusciello, Francesco Dinacci eMario Bramante
da sinistra: Giuseppe Martusciello, Francesco Dinacci e Mario Bramante

QUARTO – Gazebo nelle piazze per raccogliere firme a sostegno di una petizione popolare per chiedere lo spostamento in vanti delle consultazione elettorali. E’ quanto hanno pesato i tre candidati sindaco esclusi dalla competizione elettorale dopo la sentenza del Consiglio di Stato riguardante il “metodo” adottato per autenticare le firme.

“VUOTO DI DEMOCRAZIA” – E così Francesco Dinacci, Giuseppe Martusciello e Mario Bramante si sono uniti per una battaglia che per, sottolineano, è soprattutto politica. Troppo scarsa la rappresentatività dopo la sforbiciata alle ben sette liste elettorali arrivata da Roma. In campo, infatti, restano “solo” il Movimento 5 Stelle, Gabriele Di Criscio, Luigi Rossi e Giovanni Santoro. «Rispettiamo le sentenze anche se non ci convincono a pieno – ha spiegato Dinacci – anche se il pronunciamento della magistratura è stato controverso. E’ evidente che c’è una preoccupazione di ordine politico, e cioè che con questa sentenza rischia di venire meno un principio di partecipazione democratica che deve essere salvaguardato per la prossima competizione elettorale».

DALLA PREFETTURA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA – Firme raccolte tra i cittadini, dunque, per arrivare ad un documento che sarà consegnato innanzitutto alla Prefettura, tra l’altro organo che assieme ai 5 Stelle ha presentato ricorso al Consiglio di Stato per far ribaltare la sentenza del Tar che aveva riammesso le liste escluse dalla Sottocommissione elettorale di Pozzuoli. Così come spiegano anche Mario Bramante e Giuseppe Martusciello, l’idea è quella di ottenere uno slittamento della data delle elezioni. Per far sì che la campagna elettorale abbia la durata canonica dei 30 giorni. Ma soprattutto per sperare in qualche “ripescaggio” degli esclusi, magari ricorrendo alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea: «I nostri comitati oramai ex elettorali diventeranno comitati promotori per questa petizione».