QUARTO AL VOTO/ Il PD verso l’alleanza civica, sì a SEL, UDC e associazioni
di Alessandro Napolitano
QUARTO – Il Partito Democratico di Quarto conferma la sua “strategia” elettorale: dare vita ad una coalizione che comprenda anche Sinistra, Ecologia e Libertà, l’Udc, Quarto Puntozero e l’associazione Valori e Diritti. A sottolinearlo ancora una volta è il neo-vicesegretario della sede democratica quartese, Antonio Iovine, in quella che può essere considerata la sua prima “uscita pubblica” dopo la sua nomina arrivata lo scorso dicembre. «La Segreteria del Pd di Quarto intende dare avvio rapidamente ad una seria e conclusiva riflessione politica che ponga il Pd nella condizione ottimale per affrontare le prossime elezioni amministrative con il progetto dell’Alleanza Civica per Quarto – spiega Iovine – In tal senso prende atto positivamente dell’interesse e della disponibilità evidenziati nel comunicato congiunto firmato da Sel, Udc, Quartopuntozero e Valori e Diritti, con cui si registra una valutazione condivisa sulla necessità di costituire una coalizione civica che intenda rivolgersi alle migliori energie della città ben oltre le tradizionali forze del centrosinistra».
NUOVI ALLEATI – Ma i democratici sembrano voler andare anche oltre, ricercando ancora altri alleati: «La proposta politica del Pd di Quarto intende garantire innovazione culturale e programmatica per superare la fase dell’emergenza attraversata dalla città, definendo in modo chiaro il quadro della coalizione politica e delle forze a cui il Pd si rivolge con un programma di governo concordato. La segreteria del Pd pertanto, come condiviso nell’assemblea programmatica con gli iscritti del partito, conferma di voler ricercare in città, senza alcuna esitazione, un quadro largo di alleanze che risulti coerente con la necessità di aprire un processo di cambiamento credibile per Quarto». Intanto cresce l’attesa per le elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco. Una “guerra” interna al partito tra l’attuale segretario Francesco Dinacci e Antonio Granato, mandato via dalla segreteria dopo aver organizzato un incontro pubblico che aveva tutto il sapore della “presa di distanza” dall’ala del partito più vicina al segretario Dinacci.
