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Puteolana, la rabbia di Mister Marra: «Fuori gli attributi, questa squadra deve dimostrare senso di appartenenza»

Puteolana, la rabbia di Mister Marra: «Fuori gli attributi, questa squadra deve dimostrare senso di appartenenza»
  • Pubblicato1 Ottobre 2022

POZZUOLI«Sono arrabbiato come allenatore. Avrei preferito vedere due espulsi che assistere ad una resa calcistica (contro la Cavese ndr). Non ho assolutamente tollerato ne digerito l’atteggiamento della squadra appena dopo il goal subito». Mister Marra esordisce così alla conferenza tenuta mattutina nella sala conferenze dello stadio “Domenico Conte”. Parole cariche di rabbia, autocritica e un’assoluta voglia di rivalsa nei confronti di un periodo difficile per la Puteolana 1902 dal quale è fondamentale “risollevarsi e ripartire”. C’è da considerare il peso delle disattenzioni, di una difesa debole, che fine allo scorso anno costituiva un punto di forza di questa squadra e nel campionato in corso ha subito già 10 goal in appena 4 partite. «Ci tengo per primo alla casella dei goal subiti, più dei goal fatti. Questa è una squadra che è stata costruita per andare in avanti e cercare soprattutto di fare degli attaccanti i primi difensori. La difesa in questo momento è la peggiore. Noi dobbiamo cercare di lavorare cominciando con gli attaccanti, consolidare centrocampo e difesa in modo da dare una copertura giusta. Dobbiamo cercare di sopperire a questa mancanza di D’Ascia che purtroppo ci pesa anche in determinate scelte di ruolo anche negli altri settori.» Da ottimo gestore del gruppo, come si conviene Marra tiene a deviare gli indici accusatori puntati contro i singoli calciatori.

LA SVOLTA – «Dobbiamo essere bravi a correggere i nostri errori e non cercare l’errore del singolo perchè sono dei giocatori che abbiamo scelto e siamo consapevoli che potranno avere delle difficoltà però la squadra è compatta la squadra è matura per cercare di uscire da questa situazione». Continua con una lucida analisi sulla situazione difficile nella quale imperversa la squadra e sull’opportunità di intervenire sul mercato per inserire qualche tassello mancante. «In un’annata ci sono dei momenti così. Io penso che i bilanci si debbano fare a metà strada. Adesso prendere dei giocatori oppure bocciarne qualcuno…pensare che possa mancare qualcosa o intervenire in questo momento è sbagliato. Rischieremmo di prendere giocatori atleticamente o fisicamente non pronti. Daremmo loro delle attenuanti, passerebbe del tempo e intanto passano le partite e noi purtroppo non possiamo. Noi dobbiamo essere bravi a fare entrare in condizione chi è con noi dall’inizio; non è una scusante ma ci sono giocatori importanti che purtroppo non abbiamo avuto. Come Marzano che non abbiamo visto. Sono ruoli importanti che fanno da collante agli attaccanti».

RIPARTIRE – C’è spazio però per delineare le basi dalle quali poter ripartire, dagli ottimi primi 45 minuti mostrati in campo nell’ultima partita in casa contro la Cavese. «Abbiamo dimostrato di avere più qualità ed uno strapotere fisico. I se nel calcio non contato; ho sempre detto che questa squadra deve avere un senso di appartenenza che va al di là del risultato e stando in questa piazza dove sanno benissimo di calcio, che se una squadra lotta e determinazione, se preferite come si dice “suda la maglia”, loro accetteranno il risultato. Abbiamo sudato, abbiamo lavorato perchè la squadra non abbia questi momenti com’è successo anche a Nardò: Sul 2-1 la squadra è sparita dal campo e non deve succedere. Io spero che al più presto possibile di avere la squadra al completo per dare la giusta scossa che serve al campionato.»

OBIETTIVI – «Ci siamo fatti il c**o per arrivare fin qui e siamo consapevoli di avere le carte in regola per poterci restare». La considerazione è la perfetta conclusione, il sunto dell’emotività di un allenatore, normalmente taciturno, ma che oggi si è lasciato andare esprimendo a pieno la volontà di voler onorare al meglio il ruolo che ricopre al di là del risultato finale.