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Punta Pennata, è caccia all’alga tossica

Punta Pennata, è caccia all’alga tossica
  • Pubblicato3 Agosto 2011

BACOLI – Anche quest’anno il Comune di Bacoli corre ai ripari contro la “Ostreopsis ovata”, microalga tossica rilevata nelle acque che bagnano le coste bacolesi. A tal punto da spingere il Sindaco, per l’ennesima volta, a vietare la pesca di frutti di mare.

Punta Pennata

LA MINACCIA – L’alga rossa si sarebbe estesa  in un tratto di mare tra Miseno e Poggio, in località Punta Pennata. I risultati delle analisi dell’Asl e dell’Arpac  hanno spinto il sindaco Ermanno Schiano ad ordinare il divieto di pesca nell’area. Il divieto si estende fino a cento metri dalla costa e riguarda anche il consumo di echinodermi (ricci di mare), frutti di mare (molluschi bivalvi e gasteropoli) e crostacei (granchi).

CONSEGUENZE – La presenza dell’alga rossa è legata al riscaldamento generale dei mari. Essa può provocare difficoltà respiratorie e può portare febbre alta. Anche tre anni fa, nello stesso periodo, l’allora sindaco di Bacoli, Antonio Coppola, e due anni fa il Commissario Prefettizio Umberto Cimmino emisero la stessa ordinanza.

ALTRE ZONE – Oltre a Punta Pennata sono altre le aree toccate dall’alga rossa, da quanto sostiene l’Arpac. Le zone interessate  sono la Gaiola e la zona di Rocce Verdi. L’Arpac fa sapere che “sarà effettuato un monitoraggio periodico da parte dei laboratori Dohrn e della Federico II in collaborazione con l’istituto Zooprofilattico di Portici per valutare l’evolversi della situazione”.

MARE BALNEABILE – Va sottolineato che l’ordinanza non comporta il divieto di balneazione. Sia a punta Pennata come nell’area flegrea fatta eccezione in alcuni arenili della Spiaggia Romana al  Fusaro, non vige alcun divieto di balneazione.

ENZO LUCCI
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