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Politica Quarto

POZZUOLI/ Verdi nel caos, Migliucci spacca ancora: a Quarto tutto il partito sostiene Sabino e lui va con Giarrusso

POZZUOLI/ Verdi nel caos, Migliucci spacca ancora: a Quarto tutto il partito sostiene Sabino e lui va con Giarrusso
  • Pubblicato7 Maggio 2023

POZZUOLI – C’è una nuova puntata della saga Verdi a Pozzuoli, partito sempre più spaccato al proprio interno con due correnti che continuano a darsi battaglia. A rendere ancora più profondo il solco che divide le due fazioni è stato ancora una volta il commissario cittadino (dimissionario) Vicente Migliucci che a Quarto, dove si voterà sabato e domenica prossimi, si è schierato apertamente con una candidata di Massimo Giarrusso e con la sua coalizione civica di anima di centrodestra. Uno smacco per tutto il partito che, unico e compatto, è invece schierato a sostegno del sindaco uscente Antonio Sabino e impegnato in prima linea con una lista fatta insieme a Davide Secone e che vede candidati gli unici due ambientalisti degni di questo nome: Umberto Mercurio e Mariarosaria Luongo, sostenuti anche dal deputato Francesco Emilio Borrelli che insieme ai vertici del partito venerdì ha incontrati i candidati a Quarto. «Una provocazione» l’hanno definita i Verdi di Pozzuoli che hanno aspramente condannato e stigmatizzato (anche con parole forti) l’atteggiamento di Migliucci ormai sempre più isolato. Secondo indiscrezioni a “muovere i fili” del Migliucci-pensiero sarebbe il consigliere comunale Gennaro Andreozzi, anch’egli in rotta con la base del partito.

LA DENUNCIA – Ad andarci giù duro, tra i tanti, c’è proprio il candidato Umberto Mercurio che su Facebook ha scritto: «A Pozzuoli la maionese di Europa Verde è impazzita nei suoi ingredienti, a partire dal commissario cittadino che è dimissionario -scrive Mercurio- per arrivare al capo gruppo (Gennaro Andreozzi), altro ingrediente della maionese impazzita, che prende decisioni motu proprio senza nessun confronto. Capisco che se questa maionese non la buttiamo nel cesso questo partito in mano a questi due incapaci che a Quarto appoggiano il centro destra non avrà futuro. Tutte le decisioni che prenderanno sono frutto di interessi propri e non del partito e di riflesso rappresentano interessi di bottega di questi due ingredienti.»