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POZZUOLI/ Veleni nel Lago Lucrino, la proprietà dello specchio d’acqua «Escludiamo ogni tipo di deposito di rifiuti speciali»

POZZUOLI/ Veleni nel Lago Lucrino, la proprietà dello specchio d’acqua «Escludiamo ogni tipo di deposito di rifiuti speciali»
  • Pubblicato1 Novembre 2013
I lavori di riqualificazione del Lucrino nel 2011

POZZUOLI –  Sconcerto, rabbia e preoccupazione a Pozzuoli dopo le rivelazioni dell’ex boss dei casalesi Carmine Schiavone in merito ai rifiuti tossici sversati nel lago Lucrino. Sulla vicenda, dopo l’annuncio dell’inizio dei controlli (previsti per mercoledì prossimo) sono intervenuti gli esponenti locali dei Verdi e Dario Concotti, il rappresentante legale della società che nel 2005 acquistò lo specchio d’acqua del Lucrino.

 

LO SPECCHIO D’ACQUA – «Da quando nel 2005 l’ Elgea diventò proprietaria dello specchio d’ acqua del lago Lucrino – spiega il rappresentante legale della società l’ avvocato Dario Cincotti – escludo categoricamente ogni tipo di deposito di rifiuti speciali. Il nostro servizio di guardiania l’ avrebbe impedito e denunciato. Forse in passato hanno potuto gettare dei residui di abusi edilizi ma di certo è complesso depositare rifiuti speciali e tossici nei fondali anche perchè il lago ha corso più volte il rischio addirittura di rimanere “insabbiato” a causa della scarsa profondità dei fondali. Questo lago è piccolo e molto frequentato mi sembra strano che la camorra l’ abbia potuto scegliere per attività criminali di questa portata che sicuramente non possono avvenire in luoghi tanto esposti».

 

LA REAZIONE DEI VERDI – «A nostro avviso – denunciano invece il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il capogruppo degli ecologisti a Pozzuoli Paolo Tozzi – è il Lago D’ Averno che dovrebbe essere monitorato e scandagliato urgentemente. Infatti nel 2010 questo lago fu sottratto al clan dei casalesi che aveva utilizzato dei prestanome per acquistarlo. Addirittura gli agenti della Dia lo sequestrarono in esecuzione di un decreto della Dda. Il più suggestivo dei laghi dei campi Flegrei è profondo, molto ampio rispetto agli altri specchi d’ acqua della zona, privo di illuminazione pubblica ed isolato. Perfetto insomma per vomitare nei fondali qualsiasi tipo di rifiuto. Sulla possibilità che sia stato utilizzato dalla camorra il Lucrino – continuano Borrelli e Tozzi – abbiamo delle forti perplessità. Infatti il lago costeggia una strada principale dei Campi Flegrei ed è illuminato 24 ore su 24 ma soprattutto il massimo della profondità è di circa 2 metri. Troppo poco per depositare rifiuti tossici e tenerli nascosti. Inoltre nel 2011 su nostra pressione la Provincia di Napoli e la Regione Campania intervennero per risistemare una parte dei fondali che avevano formato un “mammellone” di sabbia al centro del lago. Se ci fossero stati rifiuti speciali li avrebbero già trovati. In ogni caso è davvero scandaloso che solo oggi si fanno le verifiche sulle rivelazioni di tanti anni fa del Boss Schiavone. Ci auguriamo che qualcuno paghi per tanta negligenza e superficialità e soprattutto per aver permesso ai clan di continuare a sversare di tutto senza verificare e allertare popolazioni locali».

 

GENNARO DEL GIUDICE