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POZZUOLI/ Un’aula per Silvana Del Giudice, al via la raccolta firme

POZZUOLI/ Un’aula per Silvana Del Giudice, al via la raccolta firme
  • Pubblicato29 Aprile 2014

Silvana Del Giudice -
Silvana Del Giudice una delle vittime del tragico incidente di Monteforte Irpino

di Violetta Luongo

POZZUOLI – Sono già centinaia le firme raccolte per intitolare un’aula a Silvana Del Giudice. Silvana era una fanciulla di 22 anni che frequentava la facoltà di Scienze Politiche a Napoli, e ha perso la vita insieme alle altre 39 persone su quel viadotto di Monteforte Irpino lo scorso luglio. Un tragico incidente che ha coinvolto un bus di ritorno a casa dopo due giorni di vacanza, una profonda ferita che ha colpito la città di Pozzuoli di cui gli abitanti recano ancora le cicatrici.

FARLA VIVERE PER SEMPRE – Un modo per ricordarla, per farla vivere per sempre, per non dimenticare, per questi motivi i suoi amici e colleghi stanno cercando di tutto per intitolare alla giovane donna un’aula della facoltà di Scienze Politiche dell’università Federico II, una di quelle che Silvana era solita frequentare. L’idea era partita dall’allora consigliere di Facoltà, Vincenzo Strino che a soli tre giorni dalla drammatica vicenda lanciò sul suo blog la proposta. Ma Strino era alla fine del suo mandato e il progetto si arenò a causa dell’assenza di rappresentanti in consiglio di dipartimento.

NELL’ANNIVERSARIO DELLA MORTE – Ma da ieri l’associazione ViviUnina ha dato avvio alla raccolta dei consensi. «Aspettiamo le elezioni dei rappresentanti per portare in consiglio la proposta – racconta Mirella Secondulfo, presidente dell’associazione promotrice nel frattempo stiamo raccogliendo le firme, abbiamo diffuso vari fogli per le aule così da raccogliere più consensi possibili. Speriamo che per l’anniversario della morte riusciamo a ottenere l’aula a suo nome. Silvana era una ragazza semplice, come noi e dedicarle un luogo di studio che frequentava insieme a noi è come mantenere vivo il suo ricordo per sempre».

UN SEGNO DI APPARTENENZA – Un segno, un simbolo, un modo per mantenere vivo il ricordo di una giovane donna che stava per affacciarsi alla vita professionale. Dedicarle un’aula rappresenta per i suoi colleghi un modo per sentire più forte l’appartenenza all’Ateneo. Da subito l’idea piacque a tutti, ci fu un passaparola veloce tramite il web e la proposta ricevette subito il consenso di tutti gli studenti, dei professori e del preside della Facoltà. Ora si raccoglieranno le firme e si attenderà il consenso formale da parte dell’intero Consiglio di dipartimento.