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POZZUOLI/ Trasporti, la protesta delle mamme

POZZUOLI/ Trasporti, la protesta delle mamme
  • Pubblicato18 Settembre 2012
Un autobus CTP (foto freeforumzone.leonardo.it)

POZZUOLI –  Scioperi, danni, interruzioni, disagi, proteste. E’ critica la situazione dei collegamenti a Pozzuoli e nel resto dell’area flegreo dove il servizio di trasporto pubblico sembra non trovare pace. Prima lo sciopero dei casellanti che nei giorni scorsi ha “spezzato” in due il traffico ferroviario lungo la Cumana;  poi, sulla stessa linea, l’allagamento della stazione del capoluogo flegrea. Ora, la protesta delle mamme degli studenti contro i ritardi dei pullman. La classica “goccia che ha fatto traboccare il vaso” è arrivata ieri mattina quando un bus di linea del CTP (Consorzio Trasporti Pubblici) è finito in panne costringendo i passeggeri a scendere. Tra questi molti ragazzini, studenti usciti di buon’ora da casa per recarsi a scuola che improvvisamente si sono visti costretti ad abbandonare il mezzo e a raggiungere i propri istituti a piedi.  «La mattina accompagno mio figlio di 15 anni allo stazionamento convinta che il pullman lo porti fino a scuola e invece vengo a sapere che è arrivato a scuola a piedi ed anche in ritardo» racconta Tina Paudice, residente al lotto 5 di Monterusciello.

LA DENUNCIA –  Anche suo figlio ieri mattina era sul P11, partito da Monterusciello e diretto a Pozzuoli, poi costretto a fermarsi nel Rione Toiano.  Ma oltre a quello che potrebbe essere etichettato come un normale  “incidente di percorso” le mamme denunciano un “cronico” ritardo che quotidianamente accompagna gli autobus di linea provocando lo slittamento delle corse con inevitabili disagi per studenti e lavoratori. «Tra le 7 e le 7 e mezza da Monterusciello dovrebbero partire due pullman che puntualmente non passano mai in orario. Tutto ciò provoca grossi disagi per i nostri figli che arrivano tardi scuola nonostante paghino il biglietto» Infine, oltre al danno si aggiunge anche la beffa «A causa di questi ritardi sarò costretta ad accompagnare mio figlio di persona a scuola per giustificarlo. E tutto ciò dopo appena 3 giorni dall’inizio dell’anno scolastico. Se il buongiorno si vede dal mattino siamo rovinati»

GENNARO DEL GIUDICE