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POZZUOLI/ Terrore nella notte, coniugi rinchiusi in casa e rapinati

POZZUOLI/ Terrore nella notte, coniugi rinchiusi in casa e rapinati
  • Pubblicato25 Marzo 2014

di Gennaro Del Giudice

Via Trepiccioni a Licola

POZZUOLI – Marito e moglie sequestrati in casa e tenuti sotto la minaccia di una pistola. Notte di terrore a Licola, dove tre banditi armati hanno assaltato e svaligiato una villetta in via Trepiccioni ed esplodendo in aria un colpo di pistola. Il raid è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì intorno alle 00.30. Le vittime sono un 79enne residente a Pozzuoli e la moglie, una 68enne del luogo, entrambi ex titolari di una pizzeria. I malviventi hanno fatto irruzione dopo aver attirato in “trappola” la coppia.

 

L’ASSALTO – Dopo aver disattivato il contatore dell’energia elettrica lungo la strada, i malviventi hanno aggredito l’uomo che, immaginando si trattasse di un normale guasto, era uscito dall’abitazione per risolverlo. A quel punto i tre, armati e con volto travisato da passamontagna (che secondo il racconto delle vittime avrebbero accento campano), sotto la minaccia delle armi, entravano nell’abitazione e, mentre uno di essi obbligava marito e moglie a rimanere all’interno della cucina, gli altri due, mettevano a soqquadro la villetta.  Durante il raid i banditi hanno portato via una somma di denaro pari a circa 6mila euro; una pistola marca beretta calibro 6.35, regolarmente detenuta, completa di caricatore con 5 colpi; 15 proiettili calibro 38 special; monili in oro le cui quantità e il valore sono ancor in corso di quantificazione e due telefoni cellulari. Preso il bottino si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce.

 

IL PRECEDENTE – La zona non è nuova ad episodi di questo genere. Un fatto analogo accadde nel settembre del 2009 quando via Trepiccioni fu teatro di una sparatoria tra rapinatori e vigilantes. In quell’occasione entrarono nella villetta di proprietà di un imprenditore della zona nella quale viveva una coppia di americani. Le vittime furono colte nel sonno. Nella fuga i rapinatori ingaggiarono un conflitto a fuoco con alcune guardie giurate prima di far perdere le tracce lungo via Domitiana.