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POZZUOLI/ Svaligiata l’auto di un giudice, ladri portano via documenti e toga

POZZUOLI/ Svaligiata l’auto di un giudice, ladri portano via documenti e toga
  • Pubblicato10 Giugno 2014

di Gennaro Del Giudice

I ladri hanno portato via dall'auto del giudice anche una toga forense
I ladri hanno portato via dall’auto del giudice anche una toga forense

POZZUOLI – Svaligiata l’auto di un giudice, ladri rubano documenti riservati e perfino la toga forense. E’ accaduto domenica sera a Pozzuoli, in via Tripergola a Lucrino, dove ignoti hanno ripulito la vettura di Procolo Ascolese, giudice onorario presso il Tribunale penale di Torre Annunziata e avvocato, asportando borse contenenti documenti relativi alla professione di legale, un navigatore satellitare, un borsello e appunto la toga forense da giudice. Il furto è avvenuto in un orario compreso tra le 20 e le 23 lungo la strada che collega la zona di Arco Felice a Lucrino. I ladri sono riusciti ad intrufolarsi nella vettura dopo aver forzato la portiera dell’autovettura parcheggiata lungo il margine della carreggiata. Ignoto il movente del gesto: potrebbe trattarsi di un “semplice” furto da parte del ladro di turno alla ricerca di oggetti di valore o di un’azione legata all’attività di giudice e avvocato condotta dall’uomo.

 

IN “VANTAGGIO” CON CLAUDIO BAGLIONI – Ipotesi che in queste ore sono al vaglio degli inquirenti che hanno raccolto la denuncia del professionista presentata presso i Carabinieri. L’uomo, inoltre, è da mesi impegnato in una controversia tra Claudio Baglioni e un impresario di Monte di Procida per una tournèe che il cantante fece nel 2010 negli Stati Uniti d’America. Nella fattispecie l’avvocato sta difendendo l’impresario che è imputato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni mediante minacce: in ballo ci sono almeno 100 mila dollari persi dall’impresario che accusa Baglioni e i suoi di non aver rispettato i contratti. Una vicenda molto discussa che nelle settimane scorse ha visto il legale portare a casa un primo risultato: lo spostamento del processo da Roma a Napoli dopo che il giudice monocratico della capitale ha accolto un’istanza di incompetenza territoriale avanzata dall’avvocato.