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POZZUOLI/ Sgombero delle “Monachelle”: i comitati si appellano al sindaco de Magistris

POZZUOLI/ Sgombero delle “Monachelle”: i comitati si appellano al sindaco de Magistris
  • Pubblicato14 Luglio 2020

POZZUOLI – Continua a far discutere l’ordinanza del sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, del 7 luglio scorso, con cui è stata disposta, per motivi di sicurezza, la chiusura con tamponatura e recinzione dell’edificio “Ex Convitto delle Monachelle” ad Arco Felice, previa rimozione dei rifiuti all’interno dei locali. La “Comunità Monachelle”, composta da diverse associazioni, comitati e singoli cittadini, che dal 2017 si prende cura di alcuni spazi all’interno e all’esterno della struttura, proprio non ci sta e ha deciso di “ricorrere” al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Il “Convitto”, pur essendo ubicato geograficamente nel territorio di Pozzuoli, è infatti patrimonio appartenente al Comune di Napoli. L’incontro è in programma per lunedì prossimo presso palazzo San Giacomo.

“NON CI SONO PERICOLI” – In un comunicato stampa, la “Comunità Monachelle”, ancora una volta, critica pesantemente l’operato del sindaco Figliolia: «Monachelle luogo pericoloso.  E’ questo ciò che afferma con l’ordinanza n. 122 del 3.7.2020 il sindaco del Comune di Pozzuoli Figliolia, ma è una clamorosa menzogna! Da oltre tre anni, grazie all’impegno di decine e decine di cittadini, quel luogo, abbandonato all’incuria dall’ente proprietario e dal Comune di Pozzuoli, è stato bonificato e reso agibile per essere utilizzato in attività con finalità sociali: eventi teatrali, sportivi, culturali, cinema, yoga, canto, scuola di falegnameria, assistenza sociale, biblioteca popolare ed altro, attività svolte nella massima sicurezza e senza alcun pericolo per i frequentatori. Attività che il sindaco Figliolia, impegnato a fare campagna elettorale perenne, non è stato mai in grado di proporre ai suoi cittadini. Ora, con l’ordinanza del 3 luglio, il sindaco Figliolia, avvalendosi di un verbale dei carabinieri di Pozzuoli, ordina lo sgombero di un gruppo di cittadini senza fissa dimora dall’edificio senza trovare per loro alcun tipo di sistemazione, e obbliga l’Ente proprietario dell’ex Convitto a recintarlo, inibendo l’accesso anche alle aree esterne a tutti i cittadini e affinché cessino le attività che la Comunità delle Monachelle organizza da anni per la popolazione locale e del circondario. Non vi sono motivi per fare questo, non vi è alcun pericolo! Per questo abbiamo sempre chiesto ed ora chiediamo con più forza alla popolazione di Pozzuoli, di Arco Felice e di tutta l’area Flegrea di venire a verificare di persona le condizioni vere del sito Monachelle, di scoprire quale ricchezza possiedono sotto casa propria e quali e quanti servizi questo bene offre grazie al lavoro dei membri della Comunità che se ne prende cura da oltre tre anni.»