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POZZUOLI/ Rione terra ripartono i lavori, per ora in arrivo solo 4 milioni

POZZUOLI/ Rione terra ripartono i lavori, per ora in arrivo solo 4 milioni
  • Pubblicato7 Febbraio 2014

 

Rione Terra ripartono i lavori con soli 4 milioni

di Violetta Luongo

POZZUOLI – “Tanto tuonò che piovve”, forse. La settimana prossima dovrebbero finalmente ricominciare i lavori al Rione Terra. Un annuncio che molti attendevano da tempo, il cantiere è fermo da mesi con 100 operai in cassa integrazione.  A smorzare l’entusiasmo però le preoccupazioni della Fillea Cgil Campania. «Di annunci ne abbiamo visti tanti, devono essere affiancati dai fatti – dice il segretario regionale del sindacato Giovanni Sannino – Oltre ai 33 milioni più volte sbandierati, necessari per la ristrutturazione del lotto 10, siamo ancora in attesa dei 4milioni e 200mila euro, credito vantato dal Consorzio, per il completamento del lotto 9. Fondi che consentiranno la riapertura del cantiere entro il 15 febbraio». Lunedì questi primi milioni saranno inviati, utili giusto per far rientrare gli operai in cantiere.

UN CANTIERE APERTO NEL 1993 – La rocca millenaria è ostaggio del cantiere dal 1993, lavori, più volte interrotti e ripresi, per il restauro della cittadella sotterranea romana e per la ristrutturazione della parte superiore moderna. Nell’arco degli anni vari i lotti consegnati al Comune di Pozzuoli, gli ultimi tre risalgono allo scorso luglio, ma si è ancora ben lontani dalla conclusione. «Siamo molto preoccupati – continua Sannino – I lavoratori si trovano in cassa integrazione straordinaria, molto più lenta nell’erogazione del denaro, se entro sei mesi, malauguratamente dovesse essere confermata i 100 lavoratori rischieranno di rimanere per molti mesi senza stipendio anche perché sia il consorzio Fipa che la ditta Igeca non hanno dato alcuna disponibilità ad anticipare la cassa integrazione annunciando uno stato di emergenza». Il timore è che il cantiere possa nuovamente bloccarsi. «Se il governatore Caldoro non sbloccherà – conclude – questi finanziamenti, facendo così slittare ancora la data del 15 febbraio, si rischierà di lasciare in mezzo alla strada tante famiglie e di vedere mai completo e aperto il Rione Terra».