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POZZUOLI/ Protesta all’Asl, in 15 rischiano il lavoro e occupano gli uffici

POZZUOLI/ Protesta all’Asl, in 15 rischiano il lavoro e occupano gli uffici
  • Pubblicato31 Marzo 2016

IMG-20160330-WA0007POZZUOLI – Protesta ieri mattina all’Asl, 11 operatori addetti al servizio di trasporto ammalati e al trasporto di emergenza presso l’ospedale di Procida hanno occupato simbolicamente un ufficio della palazzina di Monterusciello in quanto preoccupati per il loro futuro. A preoccupare gli operatori, che sono in tutto 15 (quattro erano di turno a Procida) il mancato passaggio dei lavoratori tra le due ditte che si sono avvicendate al servizio.

LA SITUAZIONE – I 15 lavoratori barellieri e conducenti di ambulanze fino a poche settimane fa erano in carico alla Pubblica Assistenza Flegrea, azienda di Giugliano che però è decaduta dal contratto con l’Asl, per problemi con una interdittiva antimafia. Al posto della PAF è subentrata la “Misericordia”, che però ad oggi non ha ancora assunto i 15 lavoratori nonostante questi stiano svolgendo ancora quotidianamente il loro lavoro. A detta degli stessi lavoratori inoltre la Misericordia in questo momento si sta occupando solo del servizio 118 trascurando il “normale” trasporto ammalati.

LA TESTIMONIANZA –  Una “stranezza” che ci hanno raccontano gli stessi lavoratori che hanno inscenato la protesta ieri mattina: «Stiamo lavorando da un mese senza sapere di chi siamo dipendenti – esordiscono i lavoratori – la PAF ci ha comunicato che non ha più il servizio e la Misericordia ci ha chiamati solo dopo alcuni incontri con la direzione dell’Asl. Ebbene improvvisamente ci hanno fatto sapere che entro 7 giorni dobbiamo presentare le nostre qualifiche OSS, che naturalmente non abbiamo facendo un lavoro totalmente diverso dagli operatori socio sanitari. La nostra impressione è che non vogliono assumerci e stanno trergiversando. Intanto però noi andiamo regolarmente a lavoro, anche perchè la Misericordia non si sta occupando del normale trasporto ma solo del servizio 118, ma cosa accade che se un paziente si fa male? e sopratutto chi ci pagherà a fine mese?». Intanto venerdì mattina è prevista un nuovo incontro che si spera possa sbrigliare quello che sembra essere un intrigo burocratico.