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Cronaca Pozzuoli Primo Piano

POZZUOLI/ «Polizia, polizia. Non muovetevi» coppia di anziani legata e rapinata in casa a Monterusciello

POZZUOLI/ «Polizia, polizia. Non muovetevi» coppia di anziani legata e rapinata in casa a Monterusciello
  • Pubblicato1 Luglio 2023

POZZUOLI – Li hanno svegliati nel sono urlando «Polizia, polizia. Non muovetevi», li hanno immobilizzati e poi rapinati. Le vittime sono due anziani, lui 72 lei 69 anni che alle tre della notte tra giovedì e venerdì si sono ritrovato in casa quattro rapinatori armati tutti vestiti di nero, con i volti coperti da passamontagna e le mani dai guanti in lattice per non lasciare impronte digitali. L’assalto è avvenuto in via Coste Sant’Angelo, a Monterusciello, a pochi metri di distanza dal ristorante “Sir Daniel”. Per le vittime nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa stesse succedendo e di provare ad alzarsi dal letto che i due coniugi sono stati strattonati e costretti dai malviventi a stendersi a terra: a quel punto, gli sono state legate le caviglie per impedirgli di muoversi.

LA RAPINA – «Dateci le chiavi della cassaforte» ha poi esclamato uno dei quattro, che a detta delle vittime aveva un accento rumeno. La coppia di anziani aveva già subito un pesante furto in casa poco meno di un anno fa quando i ladri portarono via di tutto, da oggetti preziosi a denaro contante. Questa volta, però, il bottino è stato nettamente inferiore: circa 5mila euro che i coniugi custodivano nella cassaforte dove, tra l’altro, c’erano diversi fucili (il 72enne ha regolare porto d’armi) che però non sono stati portati via. Come gli smartphone, che sono stati sottratti in un primo momento alle vittime ma che non hanno attirato l’attenzione dei malviventi i quali hanno puntato solo ed esclusivamente ai soldi. Appena la banda è andata via il 72enne è riuscito a slegare le caviglie e a chiedere aiuto. Sul posto sono giunti i poliziotti del commissariato di Pozzuoli – diretti dal vicequestore Ludovica Carpino – e gli uomini della scientifica che hanno effettuato rilievi nell’abitazione per acquisire tracce ed eventuali impronte digitali. Sono state acquisite anche le testimonianze delle vittime, spaventate ma in buono stato di salute, che hanno ricostruito i drammatici momenti vissuti poco prima.